NUDI ALLA META di Giovanna Zucconi

NUDI ALLA META LA MANIA DI CERCARSI UN'«IDENTITA» NUDI ALLA META Giovanna Zucconi 'TiUTTI nudi sul volo Miami-Cancun, e non sotto la A minaccia di un dirottatore picchiatello. E l'ultima proposta di vacanza naturista: chi desidera viaggiare in aereo senz'altro indosso che la mascherina pro-sonno e la cintura di sicurezza, potrà farlo su appositi charter per soli ignudi (equipaggio escluso). Oltre ai pallidi glutei di qualche decina di turisti, la notiziola rivela qualcos'altro: che «nudi alla meta» non è più una metafora, è una promozione commerciale. D'accordo, il cliente ha sempre ragione, perfino quello della Castaway Travel che sabato 3 maggio vorrà cominciare a decollo appena avvenuto la sua settimana messicana senza l'ingombro dei vestiti. E, d'accordo, ogni nuova tendenza ha la sua legittimità, e che in centosettanta abbiano già sborsato 499 dollari ciascuno per sfilarsi le braghe al volo e in volo, ne è buona prova. Altrettanto colpisce, però, la crescente tendenza di ogni tendenza a farsi strumento per fornire un'identità. Dai negozi per soli single ai charter per naturisti impazienti, promana una specie di settarismo delle abitudini che appare, almeno all'esterno, leggermente soffocante, e con il forte rischio di diventare caricaturale. Si può essere sempre nudisti o sempre boy-scout o sempre ragionieri, in ogni momento della giornata, in ogni minima decisione d'acquisto? Viaggiare nudi, per quanto solerte sia il ricambio dei coprisedili fornito dalle compagnie aeree, è comodo, è igienico, è liberatorio, o non è piuttosto leggermente ansiogeno, come ogni atteggiamento che prevede uno sforzo dimostrativo e uno sfoggio delle proprie scelte? Il mercato sembra attentissimo a cogliere questa fragilità identitaria diffusa, e a sfruttarla. L'offerta di pacchetti specifici per specifiche e improbabili categorie (i biondi? i ca vi? gli obesi?) è in crescita, e incoraggia i clienti a proteggersi e a riconoscersi l'un l'altro radunandosi in nicchie comuni. A volte, ma soltanto a volte, fra domanda (di rassicurazione minoritaria) e offerta (mercantile) scocca la scintilla dello humour: per rimanere in tema, in Inghilterra la squadra naturista di bocce ha per sponsor una marca di detersivo da lavatrice, non utilissimo per chi non ha nulla con cui fare il bucato. Stavolta, però, l'immagine di tanta carne nuda «ali included» è mestamente ridicola: turismo e naturismo sono parole che stridono, l'intruppamento preconfezionato da volo charter confligge con il desiderio individuale di libertà e natura. Spogliati di tutto tranne che della loro vocazione alla massa, quando in aereo si accenderà la scritta «no clothing» accanto a quella «no smoking», centosettanta nudisti afflitti da svestizione precoce manderanno in vacanza i loro stessi principi.

Luoghi citati: Inghilterra, Miami