La Putzer vola anche in lìbera di Domenico Latagliata
La Putzer vola anche in lìbera DELUDONO I DISCESISTI AZZURRI A WENGEN, IMPRESA DELLA BOLZANINA La Putzer vola anche in lìbera Sesta a Cortina, miglior risultato della carriera Domenico Latagliata Sempre più Putzer. Anche in discesa: ieri, sulla pista Olimpia delle Tofane di Cortina che ha visto prevalere per il secondo giorno consecutivo l'austriaca Renate Goetschl davanti alla statunitense Clark e all'austriaca Dorfmeister, l'azzurra ha centrato il suo miglior piazzamento di sempre in carriera. Un sesto posto da incorniciare o quasi: per la bolzanina, peso leggero al cospetto di tante superdonne dal fisico marmoreo, piazzarsi in libera tra le top ten rappresenta un vero successo. Per l'oggi, ma anche per il domani: dove il domani è rappresentato dalla combinata ai prossimi Mondiali di St. Moritz, ma anche dall'idea di lottare per la Coppa del Mondo generale nei prossimi anni. «Sto raggiungendo gli obiettivi che mi ero prefissata - ha ammesso la Putzer -. Volevo entrare nelle dieci anche in discesa e ci sono riuscita. La mia rincorsa non finisce qui: andrò all'attacco ogni giorno. E' l'unico modo che conosco per ottenere buoni risultati». Un passo per volta è il suo motto: prima il superG, poi il gigante e adesso la discesa. Per lo slalom, lei e il suo allenatore Platter si stanno attrezzando. Positiva anche la prova di Isolde Kostner (9a), severa con se stessa nonostante abbia conquistato i primi punti della stagione in libera: «Sono stata troppo irruente e forse ho attaccato in maniera un po' scomposta. Il lavoro in vista di St. Moritz continua: un podio mondiale è alla mia portata». Il 15" posto di Daniela Ceccarelli non fa poi che confermare il valore di questa mini valanga rosa. Oggi, le ragazze salutano Cortina con un gigante : per la Putzer e altre poi , ulenti (non la Kostner), si tratta della quarta gara in cinque giorni. La seconda libera maschile di Wengen non ha invece portato fortuna agli italiani: Sulzenbacher, il migliore dei nostri, è giunto 14", Ghedina 22" e Seletto 230. Ghedina, almeno, ha ritrovato un po' di fiducia dopo gli innumerevoli guai fisici che ne hanno penalizzato la stagione: «Parto subito per Kitzbuehel: mi Karen Putzer oggi è attesa in gigante allenerò su una pista che mi piace e che mi ha sempre regalato buone sensazioni» (come il successo nel 1998). A Wengen, sfatando una sorta di maledizione che non vedeva gli svizzeri imporsi sulle nevi di casa dal '94, si è imposto l'elvetico Bruno Kemen: 30 anni, prima di ieri aveva vinto due volte in Coppa del Mondo e sempre a Veysonnaz, altra località svizzera. Considerato che i Mondiali li correrà in casa (a St. Moritz, per l'appunto), ce n'è abbastanza per tenerlo d'occhio nelle prossime settimane. Eberharter, per una volta, è sceso tra gli «umani» e si è accontentato del terzo posto, preceduto anche dal connazionae Walchhofer. Il Wunderteam austriaco sembra intanto poter nuovamente contare su Hermann Maier, ieri settimo (a 1 "91 ) e più che mai intenzionato a zittire chi non credeva possibile un suo recupero ai massimi livelli. Oggi, slalom.
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