In carcere la «banda dei ventenni» di 1. Poi.

In carcere la «banda dei ventenni» ARRESTATI DOPO IL DICIASSETTESIMO COLPO A BANCHE ED ASSICURAZIONI FRA TORINO E CASELLE In carcere la «banda dei ventenni» Durante un assalto chiesero anche il caffè all'impiegata Giovani, incensurati, rapinatori. In pochi mesi hanno messo a segno diciassette assalti in banche ed assicurazioni, tra Torino, Collegno e Caselle. Hanno recuperato, dicono adesso gli investigatori del commissariato San Donato, quasi 100 mila euro di bottino. E adesso sono in galera. Li hanno arrestati al termine di un'inchiesta durata mesi, inseguendo le tracce di questa banda di rapinatori giovanissimi, ma determinati. Ed ecco i nomi della banda. Il capo, o quello che tutti consideravano tale, è Mario Longo, 21 anni, via Saorgio 37, Alle spalle una famiglia normale; il papà pensionato e la mamma casalinga. Rispettato, temuto, ubbidito non soltanto dai suoi compagni ma anche da altri, era attento ad ogni dettaglio. Quando la polizia si interessò a lui la prima volta costrinse i compagni a disfarsi dei vecchi telefonini e a cambiare numero, vendette l'automobile, si procurò un appartamento «di copertura» in via Fossata. Anche Riccardo Bagnasco ha 21 anni; vive con i genitori in via Pietro Cossa al numero 280 (dove adesso è agli arresti domiciliari); una famiglia di lavoratori, di gente che con la giustizia non aveva mai avuto a che fare. Per gli investigatori avrebbe preso parte soltanto ad un paio di colpi. Forse anche per questo era l'unico che, di tanto in tanto, lavorava; manovale in qualche cantiere oppure operaio in fabbrichette che lo tenevano pochi giorni. Il terzo si chiama Saverio Guamaccia, ha 23 anni, e vive in via Villar 36. Suo padre, Luigi, era finito in carcere pochi mesi fa, con due compagni, dopo aver assaltato una banca. Adesso sono in carcere insieme: stessa cella alle Vallette. Determinati, spavaldi, tre hanno quasi sempre colpito a viso scoperto, armati di taglierino oppure di pistola giocattolo. Ostentavano così tanta sicurezza che in un caso impiegarono 45 minuti per svaligiare una banca. E a metà colpo, mentre aspettavano l'apertura della cassaforte, chiesero ad un'impiegata di preparare un caffè: «Cosi inganniamo un po' il tempo...». Raramente violenti soltanto in caso si sarebbero lasciati andare, malmenando il titolare di un'assicurazione, colpevole di avere in cassa poco denaro. Poi, un errore, li ha fatti finire nel mirino dei poliziotti che li hanno seguiti, intercettati e alla fine sono scattate le manette. [1. poi.]

Persone citate: Mario Longo, Riccardo Bagnasco, Saverio Guamaccia

Luoghi citati: Collegno, Torino