Via alla cittadella della salute

Via alla cittadella della salute DOVREBBE SORGERE NELL'AREA DEGLI EX MERCATI GENERALI DOPO I GIOCHI OLIMPICI DEL 2006 Via alla cittadella della salute ntesa Comune-Regione, ora tocca all'Università Maurizio Tropeano Diventa sempre più concreta la possibilità di realizzare il parco torinese della salute riutilizzando i villaggi olimpici che saranno costruiti sull'area degli ex mercati generali e gli spazi delle ox dogane. Regione Piemonte e Comune di Torino hanno preparato una bozza di protocollo di intesa che se otterrà anche il via libera dall'Università degli Studi permetterà a partire dal 2007 di costruire un polo di eccellenza intomo a cui ruotano ricorca, innovazione tecnologica produttiva, cura, assistenza, formazione in campo sanitario. In quel documento, infatti, la Regione si impegna a costruire sugli spazi del demanio le nuove Molinette e forse, come spiega il presidente, Enzo Ghigo, anche il Sant'Anna-Regina Margherita e il Cto. Il Comune da parto sua è pronto a concedere por 99 anni l'area ex Moi alla società Olympic Inn che ha presentato il progetto raccontato in un libro uscito nella collana Universale di Architettura che prevede anche il coinvolgimento del gruppo Pirelli e, attraverso la Real Estate, anche dei Benetton. La Regione intanto ha già fatto il primo passo concreto: nei giorni scorsi il presidente Ghigo ha firmato la lettera con cui si chiede al Demanio dello Stato di vendere il complesso delle vecchie dogane. Un passo fondamentale che potrebbe aprire la strada in una quindicina di giorni alla firma del protocollo ufficiale. Lo spiega lo stesso Ghigo: «Questa richiesta è la prova della volontà della Regione di cogliere l'opportunità offerta dai giochi olimpici per realizza¬ re, d'accordo con il Comune, un polo di eccellenza ospedaliera che prevede lo spostamento delle Molinette». Aggiunge: «Stiamo anche valutando la possibilità di trasferire lì tutta l'attuale cittadella sanitaria, dunque anche il Cto e il complesso del Sant'Anna e del Regina Margherita. E' un progetto affascinante che se realizzato ci permetterebbe non solo di razionalizzare la spesa sanitaria, migliorare la qualità del servizio, ma anche di diversificare l'attività economica della città». Da parte sua il sindaco, Sergio Chiamparino, sottolinea come «il progetto potrebbe catalizzare l'interesse delle grandi firme dell'architettura intemazionale e dei più importanti operatori privati del settore». Secondo il progetto della società Olympic Inn, guidata da Mario Virano con la collaborazione degli architetti Livio Dezzani, Pier Paolo Maggiora e del professor Giorgio Verme per la parte sanitaria, l'investimento finale potrebbe avvicinarsi ai mille miliardi di vecchie lire. Tutto risolto, allora? «I margini sono strettissimi soprattutto perché i lavori nell'area dogli ex mercati generali devono rispettare i tempi previsti dalla leggo 285 sulle Olhnpiadi», ricorda il vicosindaco Marco Calgaro che coordina per il Comune il gruppo di lavoro che comprende anche l'assessore Elda Tessero. Restano da risolvere alcuni nodi. Il primo è legato alla gestione pubblica o privata della cittadella. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di una struttura di accoglienza ospedaliera d'eccellenza di circa 200 posti letto a gestione privata. «Per la città - spiega Le Molinette, principale ospedale piemontese, entreranno nella Cittadella Calgaro - un punto resta fermo: la gestione della sanità deve essere pubblica». Ghigo, dopo aver spiegato che nella bozza di protocollo quel vincolo è stato eliminato, è pronto a dichiarare che la «cittadella sanitaria sarà pubblica». Resta l'alto costo dell'investimento soprattutto per costruire lo nuove Molinette, visto che buona parte della cittadella riutilizzerà i villaggi olimpici pagati con i fondi della 285. Una prima stima fissa in circa 400 milioni di ^ i soldi necessari, che potrebbero salire a circa 600 se si trasferissero anche Cto e Sant'Anna. Dove troverà i fondi la Regione? Ghigo non si sbilancia ma sembra ottimista: «Quell'opera la faremo con fondi regionali». I soldi potrehbe- I presidente della Regione, Ghigo ro arrivare dalla valorizzazione urbanistica dell'area delle vecchio Molinette (il 60 per cento è di proprietà di piazza Castello) e dalla finalizzazione di alcuno tasso regionali. Poi c'è la disponibilità del gruppo Pirelli. Non ancora un'offerta scritta ma nelle scorse settimane i vertici della multinazionale hanno contattato Ghigo e il vicesindaco Calgaro. Il vicesìndaco Marco Calgaro

Luoghi citati: Comune Di Torino, Piemonte