Anno giudiziario, inaugurazione tra le polemiche

Anno giudiziario, inaugurazione tra le polemiche GIROTONDINI SARANNO FUORI DALLE AULE A ROMA, MILANO, TORINO, NAPOLI Anno giudiziario, inaugurazione tra le polemiche magistrati con la Costituzione. Il premier: la giustizia non è fatta per una parte MILANO Il procuratore generale di Milano Mario Blandini dice che sarà «solo un'inaugurazione come un'altra». Intanto hanno cambiato anche la coreografia. E in aula magna spicca la nuova scritta, voluta dal ministro Castelli e che prossimamente comparirà in tutte le sedi giudiziarie. «La legge è amministrata in nome del popolo». Fuori dal palazzo di giustizia, a Milano e in tutta Italia, ci saranno poi i girotondini. Mentre dentro, tra gli ermellini e le toghe, i magistrati che da quest'anno torneranno ad indossare la toga, sventoleranno la Costituzione fatta stampare appositamente dall'Associazione Nazionale Magistrati. «Un gesto simbolico. Un richiamo ai principi», dice il presidente dell'Anm Edmondo Bruti Liberati. Silvio Berlusconi sospetta che ci sia anche altro. E da Zagabria se la prende con l'Anm che ha deciso la protesta. Dice il presidente del Consiglio: «Spero che questo riferimento alla Costituzione possa far ricordare a qualcuno tra i magistrati, la stragrande maggioranza di loro la sa benissimo, che la nostra Costituzione dice che la giustizia deve essere amministrata in nome del popolo e non di una parte politica contro un'altra parte politica». E' un vecchio cavallo di battaglia di Berlusconi. Ma è l'unico tono polemica della giornata. Per il resto preferisce glissare. Al procuratore generale della Cassazione Favara che chiede di non separare le carriere dei giudici, Berlusconi non risponde e si limita a ricordare che ci sono le riforme da fare: «Sarebbe prematuro dare una risposta. C'è una modifica dell'ordinamento giudiziario su cui stiamo lavorando». Sembrano punture di spillo come sempre. Ma alla fine si capisce che quella di oggi non sarà un'apertura di anno giudiziario come tutte le altre. I magistrati avranno la Costituzione in mano. Edmondo Bruti Liberati su questo insiste: «La Costituzione vuole che i giudici amministrino la legge in nome del popolo e non del re come antica tradizione. E' per questo che l'articolo 101 della carta dice che "i giudici sono soggetti soltanto alla legge". Alla legge, alla Costituzione che è la legge delle leggi. E non al re come una volta o al potere». Che fuori dai Tribunali ci siano i girotondini e altri a protestare, per Edmondo Bruti Liberati è assolutamente legittimo e «garantito dalla Costituzione». Come presidente dell'Anm ci tiene però a precisare che un conto sono le proteste politiche un altro le manifestazioni dei magistrati: «Nessuna commistione. Ciascuno deve stare al suo posto. Noi parteciperemo alle cerimonie portando un simbolo. I cittadini manifesteranno le loro proteste. La manifestazione dei magistrati sarà assolutamente silenziosa e composta come non c'è neanche bisogno di dire». Non c'è nemmeno bisogno di dire che la piazza più calda sarà Milano. Dove c'è attesa per la prima relazione da procuratore generale di Mario Blandini. La prima dopo Francesco Saverio Borrelli che è andato in pensione e l'anno scorso nel suo discorso d'addio aveva lanciato quel «resistere, resistere, resistere» che piace tanto ai girotondini. Dove c'è attesa per la presenza del ministro Roberto Castelli e del vicepresidente del Csm Virginio Rognoni. E dove l'altro palcoscenico sarà rappresentato dal marciapiede davanti al palazzo di giustizia dove si sono dati appuntamento i girotondini e non solo loro. «La nostra sarà una protesta silenziosa a fianco dei magistrati che vedono messa in discussione la loro indipendenza e autonomia. Non avremo cartelli ma anche noi la Costituzione in mano», spiegano i portavoce dei girotondini che manifesteranno a Milano, Genova, Roma, Torino - dove per la prima volta la relazione in aula sarà tenuta dal procuratore Gian Carlo Caselli - e davanti ad altri Tribunali. A Milano ci sarà anche la protesta del gruppo Abele e dell'Associazione Antigone: «Vogliamo restituire legalità, dignità e diritti al sistema penitenziario». [r. m.) Per Bruti Liberati le manifestazioni dei «morettiani» sono «assolutamente legittime»: «Ma non c'è nessuna commistione, noi ci limitiamo a portare un simbolo» Si inaugura oggi l'anno giudiziario. L'Anm chiama i magistrati a protestare portando con sé una copia della Costituzione