«Bresso lancia il sasso e nasconde la mano»

«Bresso lancia il sasso e nasconde la mano» IL SINDACO REPLICA ALL'INTERVISTA DELLA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA «Bresso lancia il sasso e nasconde la mano» E scontro duro tra i due leader della sinistra Chiamparino: la decisione fu presa insieme la polemica Emanuela Minucd LA presidente Bresso (Ulivo) che lo attacca, in un'intervista intitolata «Targhe alterne cosi non va». E poi, qualche ora dopo, il capogruppo della Margherita (maggioranza del sindaco) in Comune, Borgione, che critica «quel provvedimentoaspirina con cui non si riuscirà a combattere la bronchite». E' tutto a sinistra lo scontro che il sindaco Chiamparino si ritroverà ad affrontare stamattina negli uffici della Provincia, in quella riunione che lui stesso richiese qualche giorno fa «per mettere a punto una serie di aggiustamenti». Riunione che, nel giro di 24 ore, ha visto rivoluzionare il proprio obiettivo: «A questo punto sarà l'occasione di fare una verifica politica sul tema-ambiente» ammoniva ieri mattina il primo cittadino, salendo sull'aereo per Roma. Sarebbe poi seguita una giornata capitolina piuttosto tesa, con l'attenzione tutta puntata sul pentolone di Palazzo civico, mai cosi in ebollizione grazie al fuoco delle targhe alterne: blocco che oltre a dividere la città fra chi può circolare e chi no, è riuscito a dividere anche la maggioranza del sindaco. All'inizio Chiamparino si esprime sul «caso-Bresso», non nascondendo un certo stupore e rimandando a domani (oggi per chi legge, ndr) i dettagli necessari per capire meglio come la pensava in proposito. «Che cosa vuole che le dica? La Bresso attacca il Comune dicendo che le targhe alterne così come sono non vanno bene? Io le rispondo che non si può lanciare il sasso e poi nascondere la mano. Perché se c'è stato qualcuno tirato per la giacca a promuovere in fretta e furia il provvedimento questi siamo stati noi. Anch'io ero conscio del fatto che il provvedimento, dopo una settimana di rodaggio, avrebbe richiesto una verifica. Ma di li a sostenere che tutta l'impostazione è sbagliata quasi che il Comune avesse deciso il provvedimento in maniera unilaterale, ne passa». Ma secondo lei perché la presidente Bresso ha deciso di attaccarla proprio su questo punto? «Io una lettura ce l'avrei, ma vorrei rivelarla in diretta, durante la riunione, a tutti i partecipanti. Un po' perché non condivido i botta e risposta circoscritti ai giornali, un po' per rispetto nei confronti dei sindaci presenti al vertice». Passano le ore e, mentre i torinesi si organizzano per muoversi su un'auto con targa pari, al caso-Bresso si sovrappone un'altra polemica, sempre, rigorosamente in seno all'Ulivo, ma stavolta in un ambiente molto più vicino al sindaco: lo stesso Palazzo civico. Nel primo pomeriggio i capigruppo della Margherita in Comune e in Provincia Borgione e Ricca e il coordinatore provinciale Panerò, anche se poi si affrettano a telefonare ai giornali dicendo che «quello appena diffuso non è un comunicato contro il sindaco», spiegano in quella nota che «gli interventi sulle limitazioni al traffico possono contribuire alla causa, ma rappresentano un palliativo il quale, come dimostra l'esperienza, crea alle famiglie più disagi che benefici». La nota propone un'alternativa: occuparsi del riscaldamento. Non appena letto il comunicato, il capogruppo dei ds Borgogno si preoccupa di informarne il sindaco, ribadendo ai cronisti il «proprio consenso nei confronti del provvedimento delle targhe alterne: l'unico possibile, in un momento di emergenza. Nessuno nega che i provvedimenti strutturali siano importanti, ma hanno tempi molto più lunghi e non servono nei momenti di emergenza». E il sindaco Chiamparino? Come reagisce a questa seconda polemica che parte dal primo partito di maggioranza in Sala Rossa? «Si tratta dell'irresistibile tendenza "benaltrista" di cui è vittima la sinistra italiana - risponde con taghente ironia - detto ciò bisogna stare attenti, perché quando si affermano cose ovvie nasce spontanea la domanda: ci sei o ci fai?». E delle targhe alterne che sarà? «Potranno essere modificate negli orari o nelle modalità, ma restano l'unico provvedimento con il quale, lo ricordo anche agli assessori della mia giunta, cerchiamo di tutelare il diritto alla salute dei cittadini». La presidente Mercedes Bresso BRESSO ^^ Non bisogna "" operare solo usando i divieti E' necessario usare la disincentivazione di tipo permanente Vorrei discutere con tutti i sindaci per arrivare finalmente a una soluzione unica che sia facile da leggere E poi servono modifiche strutturali S4h CHIAMPARINO iC^I Se c'è qualcuno "" che hanno tirato per la giacca a promuovere in fretta il provvedimento questi siamo stati noi Anch'io ero conscio che dopo il rodaggio ci voleva una verifica Ma come sostenere che tutto non va? La Margherita? Mi viene da dire ci sei o ci fai? 99

Luoghi citati: Bresso, Roma