Moggi, riporta a casa Miccoli E' una meraviglia di Darwin Pastorin

Moggi, riporta a casa Miccoli E' una meraviglia BIANCONERO E' Moggi, riporta a casa Miccoli E' una meraviglia Gli juventini di riserva che hanno perso con il Perugia vadano a lezione da Bettega, uno che si impegnava anche nelle partitelle e per questo è diventato Bobby-gol Darwin Pastorin QUANDO una sconfitta si trasforma in vittoria. Ma lo avete visto, lo avete visto bene maradonino Miccoli? E' stato uno spettacolo, una meraviglia, un conforto per gli occhi e il cuore. Dispiace per Chimenti, comunque bravo: ma raramente si vedono prodezze simili. E Miccoli è nostro, ci appartiene, è scuola Juve. Moggi, coraggio, riportiamolo a casa presto, facciamolo divertire con la nostra maglia, la màglia della nostra passione. Ai bianconeri di riserva, invece, la solita critica: perché non impegnarsi? Perché una prova così deludente? Andate, immediatamente, a lezione dal vostro vice-presidente Roberto Bettega: s'impegnava anche in allenamento, nelle partitelle più banali. Per questo è diventato Bobby-gol, imo dei miti del nostro calcio, l'uomo del favoloso colpo di tacco a San Siro. Ci consola il campionato, con il travolgente 5-0 alla Reggina. Una prestazione impeccabile, segnata dal primo gol in campionato di David Trezeguet, dalla festa personale di Antonio Conte, dalla solita voglia di stupire di Alex Del Piero, dal semirisveglio di Di Vaio e da altri segnali positivi. Milano avanza, ma noi siamo lì, attente sentinelle dello scudetto. Domenica andiamo a Verona, ad affrontare quel Chìe- vo che è, sempre più, una rivelazione. Gioca bene, con orgoglio, forza e umiltà, la formazione di Del Neri. Ma la Juve deve essere la Juve sempre, vincere è un nostro obbligo. E, vi prego, provate a mettervi nei miei panni. Mia madre, santa donna, è una ultra del Chievo: scrive a Campedelli, ha riempito la casa di poster e fotografie dei giocatori, conosce a memoria l'inno di Ivana Spagna, ha proposto a Trapattoni per la nazionale Lupatelli, Legrottaglie e Cessato, nel portafoglio ha la foto non solo dei nipotini, ma anche quella di D'Anna; sul balcone, con i gerani, c'è la bandiera della società scaligera. Come se non bastasse, mi sveglia così: ho sognato che il Chievo vincerà lo scudetto, pensi che la Juve potrebbe prestarci Zalayeta? perché Del Neri non prova mai la difesa a cinque? quando mi fai conoscere Bierhoff? hai letto il "Buongiorno" di Gramellini, è proprio bravo... Io, a quel punto, chiudo gli occhi: penso ai miei 26 scudetti e alle decine di coppe, ai guizzi di Pietruzzu Anastasi e ai gol di testa di Charles e Bettega, al palleggio arabescato di cabezón Sivori, per arrivare alle fughe sulla fascia destra di Favalli e ai cross dalla destra di Cabrini. Penso alla Juve, sì: che è stata la favola della mia adolescenza ed è un sogno che ancora dura.

Luoghi citati: Milano, Verona