Chieri-Torino, odissea sui binari

Chieri-Torino, odissea sui binari PENDOLARI ESASPERATI DOPO LA SOPPRESSIONE DI UN CONVOGLIO DIRETTO ALLA STAZIONE DI PORTA SUSA Chieri-Torino, odissea sui binari «Questa linea è rimasta ferma al dopoguerra» polemica Antonella Perottl UN treno soppresso. Un secondo che rimane inchiodato sui binari con i freni rotti, mentre il ritardo si accumula e i minuti di attesa per i pendolari infuriati diventano ore. L'altra mattina il viaggio dei passeggeri della linea Chieri-Torino Porta Susa, si è trasformato in una odissea. Tra le vittime eccellenti anche l'assessore ai trasporti del Comune Chierese, Roberto Palma che ha varcato la soglia dell'ufficio all'alba delle 10, dopo aver guadagnato un passaggio di fortuna in auto. Convinto sostenitore dei mezzi pubblici. Palma non ha rinunciato a scrivere un lettera di protesta al Gruppo Torinese Trasporti - nato dalla fusione tra Satti e Atm che ora gestisce la linea ferroviaria. Ma la débàcle di martedì mattina è stata la goccia che fa traboccare il vaso. I servizi della Chieri-Trofarello-Torino sono diventati argomento di una interrogazione in Regione. Giancarlo Tappare, consigliere del Gruppo Misto «Unione Civica Riformatori», ha denunciato i numerosi disagi della linea e ha chiesto all'assessore ai trasporti «quali iniziative intenda assumere per ridurre le disfunzioni storiche della tratta». Altro nodo delle polemiche: la richiesta di migliorie. «Come mai 22 chilometri della ferrovia tra TorinoSettimo e Rivarolo Canavese sono stati elettrificati? - ha precisato il consigliere Tappare -, mentre la linea che raggiunge Chieri sta ancora aspettando? viene considerata di serie "B"?». Nel libro nero degli utenti della Chieri-Torino ci sono le disfunzioni dovute al binario unico fino a Trofarello, la mancanza di sale d'aspetto, le biglietterie automatiche perennemen- Interrogazione urgente in Regione di Tapparo «sulle disfunzioni storiche della tratta» La società si difende: «Coincidenza sfortunata disagi ridotti al minimo» te in tilt, gli altoparlanti che funzionano solo ogni tanto e i ritardi delle partenze. «Il treno delle 8,12 finisce sempre col partire una decina di minuti dopo» spiega l'assessore Palma dei Verdi, che pure ha fatto del trasporto pubblico un cavallo di battaglia. «Meno auto, meno inquinamento - ama ripetere -. Certo, per invogliare i pendolari a prendere il treno sarebbe utile che i mezzi fossero in orario. Martedì abbiamo sfiorato il paradosso» ammette. La motrice del treno delle 7,44 da Chieri per Porta Susa si rompe: treno soppresso. Ma i passeggeri vengono informati solo alle 8,02. Alle 8,12 ne parte un altro, tutti sulle banchine ghiacciate della stazione tirano un sospiro di sollievo. Troppo presto: anche il secondo mezzo è bloccato sui binari con problemi ai freni. Partirà più di un'ora dopo con un effetto a cascata sui ritardi. Ai pendolari non resta che aspettare, ricorrere alle auto o al pullman. Eppure l'assessore Pala non getta la Da tempo i pendolari sollecitano il miglioramento dei servizi alla stazione di Chieri; «E' una tratta che sembra essere stata dimenticata dalla Satti» spugna: «Abbiamo finalmente ricevuto il progetto definitivo per il Movicentro, la nuova grande stazione che integra trasporto ferroviario con quello di bus e automobili. Diventerà un polo strategico per tutto il Chierese. La Regione ha già stanziato i soldi e i lavori dovrebbero concludersi nel 2004. Nel frattempo però non bisogna scoraggiare i pendolari a furia di disagi». Dal Gruppo Torinese Trasporti corrono ai ripari: «Ci scusiamo con l'utenza - dicono -. Ma è stata una coincidenza sfortunata, complice anche il gelo di questi giorni che ha creato problemi all'impianto meccanico delle motrici. E' un caso eccezionale. Quanto ai ritardi, si tratta di pochi minuti. Teniamo conto che la linea da Chieri a Torino prosegue verso Settimo e Rivarolo attraversando la zona del passante ferroviario dove i cantieri sono ancora aperti».

Persone citate: Antonella Perottl, Roberto Palma, Satti, Tapparo