Comune, stretta sul bilancio

Comune, stretta sul bilancio IERI VERTICE DI MAGGIORANZA: «NO Al CONDONI E ALL'AUMENTO DELLE TASSE» Comune, stretta sul bilancio All'appello mancano 30 milioni di euro Giuseppe Sangiorgio Da un ammanco di 182 mihoni di euro (oltre 350 miliardi di lire), a dicembre si era scesi a 60 mihoni necessari per far quadrare i conti municipali del bilancio di previsione per il 2003. Cifra, quest'ultima, che ieri si è dimezzata a trenta: potranno essere reperiti o con ulteriori risparmi da parte degli assessorati, oppure grazie alla qualificazione della spesa nei singoli settori. Inoltre, questa la promessa del sindaco, non aumenteranno le tariffe se non per essere adeguate all'inflazione come prevede la legge. Adesso si tratta di trovare i restanti 30 mihoni o poco meno per far quadrare un conto economico che la finanziaria ha reso zoppo, «tagliando» un buon 2 per cento dal fondo di trasferimento dallo Stato agh enti locali rispetto allo scorso anno: esattamente 27 mihoni di euro, dal più al meno quanto manca ah'ammini¬ strazione per bilanciare entrate e uscite. Respinta definitivamente la possibilità di ricorrere allo strumento dei condoni - fiscali o edilizi che siano - che invece il governo Berlusconi consentirebbe, ieri a Palazzo Civico il centrosinistra ha affrontato ancora una volta il problema. Al vertice, oltre al sindaco Sei-gio Chiamparino, al vicesindaco Marco Calgaro e all'assessore al Bilancio, Paolo Peveraro, hanno partecipato i capigruppo di maggioranza: Beppe Borgogno (Ds), Marco Borgione (Margherita), Gianguido Passoni (Pdci), Giovanni Nigro (Verdi) e il presidente della prima commissione Gioacchino Cuntrò. Durante l'incontro, l'assessore Peveraro, pur ammettendo che il pareggio non è ancora raggiunto, ha chiarito che una parte dei 60 mihoni di euro da recuparare sono stati trovati. «Senza tuttavia, sacrificare i ser¬ vizi considerati essenziah, in particolare quelli per l'assistenza e quelli rivolti alla persona». Sul fronte fiscale, non potendo manovrare sull'addizionale Irpef (il governo ne ha vietato i ritocchi), potrebbero esserci rincari sulla Tarsu, una tariffa per la raccolta rifiuti che, comunque, dovrebbe essere incrementata soltanto in base al costo della vita indicato dalle rilevazioni dell'Istat. Ferme alle precedenti quote sia l'Ici, sia le imposte sull'occupazione del suolo e sulla pubblicità. La stretta finale sul documento economico di previsione per l'anno appena incominciato, dovrebbe avvenire entro gennaio in una nuova riunione di sindaco e giunta con tutta la maggioranza. Successivamente si arriverà al via libera prima degh assessori quindi deUe commissioni consiliari, in modo che, entro febbraio, l'atto fondamentale per la vita dell'amministrazione approdi al vaglio della Sala Rossa.