Capeflo, lite con Cassano «lo resterò alla Roma»
Capeflo, lite con Cassano «lo resterò alla Roma» A VICENZA DELICATA SFIDA DI COPPA ITALIA. A CASA ANCHE TOTTI E CAFU Capeflo, lite con Cassano «lo resterò alla Roma» Ha un ingaggio di 3,5 milioni fino a! 2005, nessun club può garantirgli altrettanto. Nell'allenamento di ièri nuovo scontro tra il tecnico e l'ex barese che non è poi partito per la trasferta intervista ROMA E' bufera a Trigona. Nel corso dell'ultimo allenamento prima della' partenza per Vicenza dove la Roma giocherà oggi l'andata dei quarti di Coppa Italia, è scoppiato l'ennesimo diverbio tra Capello e Cassano. Il tecnico ha ripreso il giocatore per una serie di errori e di leggerezze (un dribbling inutile, due tiri sballati), l'ex barese - tanto per non smentirsi - non ha gradito e ha mandato a quel paese l'allenatore, prima di allontanarsi, fingendo un infortunio e rinunciando alla delicata trasferta di oggi, nella quale mancheranno anche Totti, Cafu, Panucci, Tommasi, Lima, Zebina più Dellas squalificato. Capello deve difendere un poltrona d'oro, da sette miliardi e passa di vecchie lire a stagione per altri due campionati. Stipendio fuori dal mercato mondiale vista la crisi del calcio. E lui stesso dice che gli sta bene anche un Roma dalle spese ridotte. Gli altri anni aleggiava sempre una squadra pronta a prenderlo e lui stesso minacciava di andare all'estero. Adesso tutto è cambia- to. Il matrimonio con Sensi vive un momento difficile? «In questi giorni di silenzio ho letto tante inesattezze. Io mi posso guardare allo specchio la mattina, qualcuno no. Non mi risulta che il presidente mi abbia criticato, anzi stiamo lavorando per il futuro». Ma la nuova Roma guarderà con attenzione al bilancio e vuole puntare sui giovani. ' Lei ha sempre voluto guidare prandi squadre. E allora? «Stone. Vi ricordo che al Milan ho lavorato per sette anni nel settore giovanile. Per me sarebbe più facile, con i ragazzi che si debbono affermare ci sono meno problemi». Due anni fa voleva Cannavaro, quest'estate Davids. Non sono arrivati. Lei ha fiducia nei programmi della società? «Ancora! Vi ripeto che non ho problemi con Sensi. Queste sono le solite storie che i giornali scrivono quando le cose vanno male. Ricordate la Juve, prima della rincorsa scudetto. Sembrava spacciata e si diceva che tanti giocatori erano contro Lippi, Poi ha vinto e allora tutti erano con Lippi? 0 no?» Totti punta. Sembra un errore, almeno uno spreco. «Io sbaglio come capita ad ogni essere umano, tutto sta a vedere se sono errori grandi o piccoli. Francesco è un giocatore che può inventare il gol in ogni momento. Piazzato davanti si stanca meno, può essere più fresco nelle occasioni importanti. In Nazionale dove ha giocato? Da punta (ma è stata molto criticata la scelta di Trapattoni, ndr). E poi io non lo lego mica. Lui può fare quel che vuole, anche arretrare a cercare il pallone». Far debuttare Dacourt con solo due allenamenti alle spalle è sembrata a molti ima mossa dettata dalla disperazione. «E perché? Il francese nell'ultimo mese aveva giocato quattro partite con la seconda squadra del Leeds e si allenava regolarmente. Io mi informo, non vado alla cieca. Dacourt ha giocato bene per uno che è appena arriva¬ to, sono curioso di vederlo in campo con Emerson al fianco. Possono fare molto bene. Mi dispiace solo che abbia accusato crampi, costringendomi a sostituirlo nel momento in cui pensavo di mandare in campo Cassano». Ma quanto vale questa Roma? E' davvero imborghesita o può rinascere? «Accusiamo cali di concentrazione negli ultimi minuti. Da Bologna al Chievo abbiamo perso quei sei-otto punti in zona recupero che ci avrebbero messo in altra situazione. Siamo in basso per distrazioni che si sarebbero potute evitare. E non parlo dei rigori contro. Ma io sono un tipo che prende le cose alla giornata e sono convinto che la Roma può ancora fare bene». Insomma nessuno tira indietro la gamba perchè a fine contratto? Cafu e Batistuta raccolgono fischi all'Olimpico. «Stupidaggini. Un giocatore quando scende in campo vuole vincere e non guarda alla lunghezzza del suo contratto. Non mi pare che Cafu e Bati siano contestati, i fischi, e mi fanno male perché non li merita, casomai sono per Lima». RAIDUE ORE 21 Per Fabio Capello una grana dietro l'altra: dopo lo scadente rendimento in campionato, ora un nuovo caso Cassano
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