Legal thriller, la sfida italiana di Marco Neirotti

Legal thriller, la sfida italiana DUE EDIZIONI ESAURITE, UN FILM IN ARRIVO: È UN CASO LETTERARIO IL GIALLO DEL PM CAROFIGLIO Legal thriller, la sfida italiana li magistrato scrittore ha un eroe: l'avvocato Marco Neirotti . ,T N nome del popolo italiano, ''J. la corte di assise, letto l'articolo...». Che si tratti di condanna o assoluzione, è una frase di rito che attanaglia, firma la fine di una storia. Siamo abituati a sentirla nei telegiornali, siamo abituati ad aspettarla al termine di un film. Gli appassionati di legai thriller consumano una formula analoga in versione americana con Grisham o Scott Turow. Ebbene, adesso la ritroviamo dopo oltre trecento belle pagine del primo giallo «legale» italiano. Si intitola Testimone inconsapevole (Sellerio editore), due edizioni quasi esaurite in pochi mesi, la terza in preparazione. L'ha scritto Gianrico Carofiglio, magistrato quarantenne alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Già si sta pensando a fame un film (con lo stesso produttore di Montalbano), È un caso letterario che apre un nuovo fronte narrativo, anche iti ttàliàrmà in ihódo autonomo rispetto al modello americano: di quello conserva suspense, tortuosi percorsi della sfida giudiziaria, s anci e cinismi del dibattimento, ma rimane profondamen¬ te italiano nella definizione di personaggi, ambienti, emozioni, solitudini. Il fatto di cronaca è la sparizione di un bimbo di nove anni. Lo ritrovano, morto ammazzato, nel fondo di un pozzo, tra Bari e Monopoli. I sospetti cadono su un ambulante senegalese, che lavora sulla spiaggia davanti alla villetta dei nonni del ragazzino, È tutto contro di lui, la sentenza sembra inevitabile fin dall'inizio: la sua confidenza con il bambino, il fatto di averne perfino una fotografia in casa, e poi le testimonianze, tante e convinte, sui suoi movimenti di quel giorno. La difesa finisce nelle mani di un avvocato al giro di boa della sua vita: piantato dalla moghe, ogni tanto dubbioso sulla morahtà di certe vittorie che hanno salvato gente spregevole. Potrebbe finire tutto con un rito abbreviato, una condanna con un buono sconto di pena. Invece, il senegalese che si professa inno;, cehte e il suo legale si avventurano nel cammino di un dibattimento che lascia poco spazio all'ottimismo, molto alle evoluzioni di interrogatori, arringhe e requisitorie. Quel che resta alla fine non è soltanto la soluzione del caso, È il viaggio nei meccanismi, nelle tecniche di avvocati e giudici, nelle personalità che si affrontano, ma anche nelle loro vite private. Non a caso l'autore ha scelto come protagonista quello che nella quotidianità è il suo avversario. Spiega Carofigho: «Raccontare è anche un'occasione per vivere vite d'altri», E aggiunge: «Non ho scelto il legai thriller per parlate del mio lavoro o per sfruttarlo, nemmeno per tentare una via che ha avuto fortuna in America, Ho sempre avuto l'ossessióne di scrivere. Cominciai quando avevo otto o nove anni, ricordo che scrissi un giallo su un quaderno di terza elementare. Quando mi sono deciso, da adulto, a provarci seriamente, ho sentito l'angoscia della pagina vuota; ci sono tantissime cose che vorremmo narrare, ma rimani bloccato, spaventato. Allora ho scelto una materia che è la miaj aggrapparti a ciò che conosci riduce l'ansia». Il Carofigho pm ha pubblicato saggi su tecnica di interrogatorio e controinterrogatorio. Il Carofiglio narratore sfrutta quelle conoscenze, quelle abilità, verreb¬ be da dire quei «trucchi» per condurre il racconto ma anche per far emergere i personaggi, le loro banalità e le loro astrusità, le loro ansie, le sohtudini, le aspirazioni, con un tono che mescola reahsmo e ironia: «In effetti la scena processuale offre metafore, consente di spaziare, di dipingere l'uomo nelle sue caratteristiche più nascoste». È un grande palcoscenico, con riflettori potenti. Come giudica l'esempio dei colleghi americani? «Non amo Grisham, i suoi personaggi sono a due dimensioni, piatti, per lui conta solo l'intreccio. Preferisco Scott Turow». Una causa disperata, attuale per il tema dell'immigrazione, una causa complessa, attuale per il dibattito suUe deposizioni, le testimonianze, la credibilità di chi accusa. E in mezzo un avvocato credibile, simpatico, che si impone proprio perché talora è ciondolante come il tenente Colombo, talora determinato come CaUaghan, rassegnato e tenace, impacciato e astuto. Lo rincontreremo? «Non l'avevo certo messo in conto, ma - quando avrò finito di scrivere un'altra cosa cui sto lavorando - ho già un caso molto interessante per lui». «Non ho scelto questo genere per parlare del mio lavoro o per sfruttarlo, nemmeno per tentare una via che ha avuto fortuna in America Raccontare è anche un'occasione per vivere vite d'altri. Non amo i personaggi piatti: a Grisham preferisco Scott Turow» Gianrico Carofiglio, della Direzione distrettuale antimafia di Bari, durante un intervento pubblico per commemorare Falcone

Persone citate: Carofiglio, Gianrico Carofiglio, Grisham, Scott Turow

Luoghi citati: America, Bari, Monopoli