Disarmato e senza protezioni l'agente ucciso

Disarmato e senza protezioni l'agente ucciso Disarmato e senza protezioni l'agente ucciso Terrorismo, polemiche sul poliziotto di Manchester morto per una coltellata al petto LONDRA Gran Bretagna sotto shock per l'uccisione dell'agente Stephen Oake, accoltellato a morte martedì in una casa di Manchester da un nordafricano durante un raid antiterrorismo. La morte del poliziotto è suonata come un ulteriore campanello d'allarme in un Paese già scosso dalla minaccia di attentati terroristici e dal ritrovamento il 5 gennaio in un appartamento di Londra di tracce di ricina, un potente veleno che si teme sia in possesso di un misterioso gruppo di terroristi pronti a colpire. L'operazione di martedì a Crumpsall, un sobborgo multietnico a Nord di Manchester, era stata ordinata nell' ambito dei controlli a tappeto che la polizia sta conducendo alla ricerca di eventuali depositi di ricina. Al raid nella casa, dove sono stati trovati tre uomini di 23, 27 e 29 anni. tutti di origine nordafricana, hanno-preso parte venti agenti fra uomini della squadra antiterrorismo, dell'immigrazione e della polizia locale. L'ordine era di arrestare uno dei tre nordafricani sulla base di una legge varata dopo gli attentati dell'I I settembre 2001 contro gli Stati Uniti. Questa legge consente l'incarcerazione a tempo indeterminato e senza processo di stranieri in odore di terrorismo. Gli agenti non erano armati e solo quelli della polizia di Manchester indossavano giubbetti protettivi. Alle 16.22 sono entrati nell'appartamento, hanno immobilizzato i sospetti ed è cominciata la perquisizione. Tutto è filato liscio per un'ora. I tre uomini hanno collaborato senza protestare e non sono stati ammanettati. Terminati i primi controlli sommari, gli agenti hanno deciso di far indossare ai fermati delle tute isolanti sopra i vestiti per evitare che portan¬ doli fuori dalla casa eventuali tracce di ricina, o di altra sostanza sospetta, andassero perse o fossero contaminate. A quél punto, uno dei tre si è ribellato e, lottando con un agente della polizia che indossava il giubbetto protettivo, si è trascinato in cucina dove è riuscito ad impossessarsi di un coltello. L'agente Oake, 40 anni, sposato e padre di tre figli, è intervenuto in soccorso del collega ed ha ricevuto una profonda coltellata in pieno petto. Nella feroce colluttazione, altri quattro poliziotti sono rimasti leggermente feriti: tre sono stati colpiti con il coltello e l'altro ha riportato la frattura di una caviglia. Tutti sono stati portati al North Manchester General Hospital, ma per Stephen Oake non c'è stato nulla da fare. Quanto agli altri, due sono stati già dimessi e due sono stati trattenuti anche ieri, ma le loro condizioni non sono preoccupanti. L'agente con la caviglia rotta è in stato di shock. L'identità dei tre nordafricani non è stata rivelata, né è stata resa nota la loro nazionalità, anche se ieri mattina alcuni giornali sostenevano che si tratta di algerini. In queste ore vengono interrogati in diverse stazioni di polizia. Accanto al cordoglio per la tragica morte dell'agente Oake - espresso anche in Parlamento dal primo ministro Tony Blair e dal ministro degli Interni David Blunkett - e alla preoccupazione per la minaccia terroristica, si fa strada qualche polemica. La polizia ha aperto un'indagine intema sulle procedure seguite durante l'operazione. Sono in molti a pensare che^ con qualche precauzione in più, magari anche solo con un giubbetto protettivo, l'agente Oake oggi sarebbe ancora vivo e non ci sarebbero una vedova e tre orfani a piangere. lAnsa]

Persone citate: David Blunkett, Oake, Stephen Oake, Tony Blair

Luoghi citati: Londra, Londra Gran Bretagna, Manchester, Stati Uniti