Toro, i rinforzi restano parole Contro il Como i soliti noti

Toro, i rinforzi restano parole Contro il Como i soliti noti ULIVIERI RIMARRA COMUNQUE FINO A GIUGNO: HA PRESO CASA IN CENTRO Toro, i rinforzi restano parole Contro il Como i soliti noti Drosegue lo stallo per Marchionni: il Parma aspetta la decisione del Chievo su Luciano Da Gavio, re delle autostrade, un'offerta a Cimminelli per l'acquisto della società granata? Roberto Condio TORINO È stato il giorno di Manninger, ieri, in casa-Toro. La presentazione, il primo allenamento, soprattutto il primo segno concreto di un mercato granata fatto essenzialmente di parole, attese, rifiuti incassati. L'austriaco è un buon portiere, probabilmente anche un ottimo affare, però non è certo il rinforzo che il tifo aspettava, l'uomo in grado di rendere meno improbabile il cammino verso la salvezza di una truppa disperata. È costretto ad ammetterlo persino Tùli Remerò, il presidente: «Manninger è importante per il presente ma soprattutto per il futuro. Ci serve altro, stiamo lavorando: in settimana annunceremo certamente qualcosa». Peccato che le ultime sette parole siano ormai diventate una tiritera alla quale si comincia a credere con fatica. In discussione non è l'impegno, ci mancherebbe, bensì il risultato: il mercato è aperto da 13 giorni, il Toro non ha ancora centrato i suoi obiettivi (un esterno destro e un difensore) e intanto due delle tre sfide che avrebbero dovuto rappresentare la svolta (Atalanta ed Empoli) se ne sono andate fra i rimpianti, lasciando soltanto 2 punti e promesse della società mai mantenute. Il terzo match-verità, contro il Como, si giocherà domenica. E tutto lascia presagire che anche la partita definita ancora ieri da Remerò «fondamentale, da vincere assolutamente» vedrà in campo il solito Toro, eccezion fatta per il nuovo vice-Bucci e per il probabile ritomo in panca di José Franco, che, volando basso, lo stesso Ulivieri ha sempre definito l'unico rinforzo sicuro di gennaio. Il resto, per il momento, sono soltanto chiacchiere in un mercato più che mai complicato dove, in mancanza di liquidi, sono all'ordine del giorno gli scambi di figurine, spesso e volentieri legati a catena. E il Toro, rimasto ingarbugliato per Marchionni in uno di questi giri, aspetta (e spera) che chi deve dare il via alle danze si decida a farlo. E Mazzola, che ha quasi esaurito la pazienza, ammette che difficilmente qualcosa si sbloccherà prima di domani, cioè ragionevolmente fuori tempo massimo per il Como. In concreto, la situazione per Marchionni è in fase di stallo prolungato. Il Parma, che con l'ex azzurrino vuole arrivare a Perrotta, aspetta il Chievo, a sua volta bloccato dall'incertezza sul destino di Luciano. Aspettando Sacchi e il ds veronese Sartori, il Toro vede passare i giorni invano. Tutto bloccato, dunque. Tranne le voci che fanno da corollario al caso-Marchionni. Nell'ultimo borsino, in forte ribasso la pista Bilica, mentre fanno capolino i nomi del centrocampista del Cosenza Edusei e della punta della Salernitana Vignaroli (i campani sono su Luiso e vogliono dal Toro Osmanovski). Le uniche vere notizie di ieri, pertanto, sono la squalifica per un turno di Delli Carri, le discrete condizioni di Lucarelli (uscito per crampi contro Atalanta ed Empoli) e soprattutto Ulivieri che ha trovato casa in centro città (viveva nell'albergo che ospita i ritiri della squadra), un indizio in più che fa pensare alla conferma del tecnico almeno fino al termine della stagione in corso, a prescindere dai prossimi risultati. Bisogna infine tornare alle voci (insistenti e corpose, però) per riferire di un'offerta concreta che sarebbe stata formulata ieri a Cimminelli per l'acquisto del Torino Calcio. Offerta che il patron, fermo su cifre invero improponibili, considerato il momento di sofferenza e il valore della squadra, avrebbe rispedito immediatamente al mittente. Sul nome del quale, indagando in ambienti finanziari e industriali, gli indizi convergono su un'autentica potenza, il tortonese Marcellino Gavio, re delle autostrade con due società che gestiscono il 200Zo della rete italiana, un colosso florido e in continua espansione, intrecci importanti con la holding dei Benetton. Dal quartiere generale di Gavio negano decisamente ogni intenzione di sbarco nel mondo del calcio e tantomeno nel pianeta Toro, ma la sorpresa sarebbe stata trovare delle conferme. E l'amicizia del patron della Milano-Torino e della Torino-Piacenza con il finanziere cuore granata Luigi Giribaldi potrebbe essere un elemento in più per pensare a un tentativo serio, attendibile. Pronto magari ad aspettare Cimminelli al varco nel caso in cui domenica sera la classifica dicesse inequivocabilmente serie B. t -- VT^p. v-;'.t; vA^; ■:: ■^^^^cv MANNINGII Alex Manninger, 25 anni, nello scorso campionato è retrocesso con la Fiorentina

Luoghi citati: Empoli, Milano, Piacenza, Torino