Timori di un fiasco il razzo non parte e perde la cometa

Timori di un fiasco il razzo non parte e perde la cometa Timori di un fiasco il razzo non parte e perde la cometa ANNULLATO IL LANCIO DI ARIANE CINQUE Un fallimento avrebbe compromesso le commesse per i satelliti Ora bisognerà cercare un altro bersaglio per la sonda «Rosetta» Piero Bianucci Avrebbe dovuto raggiungere una cometa, sganciarvi sopra un robot, rivelarci l'origine del sistema solare e forse della vita sulla Terra. Per questo l'avevano chiamata «Rosetta», come la stele in tre lingue che all'inizio dell'Ottocento permise a Champollion di decifrare i goroglifici egizi. La partenza era prevista per il 13 gennaio e c'era tempo fino al 29, quando si chiuderà la «finestra di lancio». Ma «Rosetta» non partirà. Almeno per un anno. L'Agenzia spazialo europea ha deciso il rinvio nel timore di un nuovo fallimento dol razzo «Ariane 5», dopo quello dell' 11 dicembre, finito con la distruzione del vettore. E' vero che quello era un «Ariano 5 Evolution», cioè un razzo sperimentale, ancora più potente. Ma la preoccupazione, dopo l'analisi dell'incidente, è che anchn la versione già collaudata possa avere dei punti deboli. E allora si preforisce non rischiare. Por non trasformare in un fuoco d'artificio i 700 milioni di euro che ó costala la navicella spazialo. Ma anche e soprattutto por non offuscare l'immagine di grande efficienza dei lanciatori europei e della base di Kourou, nella Guyano francoso, con il rischio di perdere commosse di lanci commerciali por miliardi di euro.Il traguardo di «Rosetta» era la cometa Wirtanon. L'avrebbe raggiunta no) 2011 dopo un viaggio avventuroso: un sorvolo di Marte nel 2005 o due sorvoli della Terra nel 2005 e nel 2007 por strappare a questi pianeti spinte gravitazionali sufficienti a farla accelerare verso la meta, l'abbordaggio degli asteroidi Otawara nel 2006 o Siwa noi nel 2008, e infino l'ingresso in orbita attorno al nucleo ghiacciato della cometa, un iceberg dal diametro di un chilometro o poco più, che la sonda avrebbe dovuto seguirò lungo il suo percorso di awicinamonto al Solo, sganciandovi sopra anche; un piccolo laboratorio automatico per l'analisi chimica della crosta cometaria. Ora, persa questa finestra di lancio, è tutto da rifaro. Bisognerà identificare un'altra cometa, o possibilmente altri asteroidi da incrociare lungo il percorso. La sonda, progettata per lunghi periodi di ibernazione nello spazio, vorrà invece ibernata già a terra fino al 2004, hi attesa che la nuova rotta venga definita. Con una serie di problemi. Il rinvio richiederà una manutenzione non prevista. Ma sopraltutlo il centinaio di scienziati coinvolti nella ricerca vedono allontanarsi la possibilità di ottenere risultati, di pubblicare le scoporle che la sonda avrebbe reso possibili, di fare carriera. «Rosetta» è una creatura in gran parlo torinese. L'hanno integrata i tecnici della Aionia Spazio nella grande «camera pulita» degli stabilimenti di corso Marche, l'Alenia ne ha seguito i rudi test di resistenza alle vibrazioni (fino a 20 volte l'accelerazione di gravità), e da due mesi un gruppo di una quarantina di persone doll'Alenia partecipava alle operazioni di lancio a Kourou.Pur nel rammarico del rinvio, fa piacere ricordare che questa navicella alata come una gigantesca farfalla (i pannelli solari sono lunghi 30 metri) prima o poi porterà a spasso nel sistema solare non soltanto molto lavoro italiano ma anche molta scienza di casa nostra: Cesare Barbieri (Università di Padova) ha curato la telecamera 9 largo campo che dovrà inviarci le immagini del nucleo cometario, Amalia Ercoli Finzi (Politecnico di Milano) ha contribuito alla trivella della Galileo Avionica che dovrà perforare il ghiaccio del nucleo fino a 20 centimetri di profondità per il prelievo dei campioni da analizzare (previo riscaldamento in appositi fornelli da -150 a -l- 50" C), Angioletta Coradini (CNR) si è occupata dello spettrometro Virlis che potrà vedere oggetti fino a 2 metri di diametro dall'ultravioletto all'infrarosso. Luigi Colangeli (Osservatorio di Capodimonte, Napoli) ha curato lo strumento Giada, che ha tre tipi di sensori funzionanti come l'orecchio e il tatto della sonda, destinati a rivelare e pesare le particelle di polvere cometaria. Quest'ultimo strumento è particolarmente delicato e interessante. Cinque microbilance riceveranno i granelli di polvere della cometa, le cui dimensioni vanno da 10 a 100 millesimi di millimetro, mentre la loro massa hi media è di un decimiliardesimo di grammo. Via via che si accumulano, le particelle vengono pesato. Sensori di impatto e sistemi ottici a laser cronometrano il tempo impiegalo dalla particella ad allraversare lo strumento e ne misurano la velocità, che dovrebbe essere compresa tra uno e cento metri al secondo. «Rosetta» pesa tre tonnellate, inclusi i 100 chilogrammi dei laboratorio che devo posarsi sul nucleo ghiacciato, mentre gli strumenti della navicella-madre ne posano 165. Il problema, adesso, è trovare un'altra cometa adatta alia sonda. Una cosa è certa: la Wirtanen ha perso la sua grande occasione per entrare nella storia dell'astronomia. I razzo Ariane cinque e nella foto picccola la sonda «Rosetta»

Persone citate: Amalia Ercoli Finzi, Cesare Barbieri, Coradini, Luigi Colangeli, Piero Bianucci

Luoghi citati: Capodimonte, Milano, Napoli, Padova