Abusare della credulità non sarà più reato

Abusare della credulità non sarà più reato ALCUNE DELLE NORME DEPENALIZZATE Abusare della credulità non sarà più reato ROMA Coppie che riposano, bambini che dormono, anziani infermi. Il deterrente dell'arresto fino a tre mesi non c'è più. All'una di notte o alle tre del pomeriggio chi ascolta musica a volume alto, chi organizza feste e incontri, chi, «con strumenti sonori o clacson» attenta «alle occupazioni o al riposo delle persone», è prevedibile che continuerà a farlo. E' questa una delle novità previste dalla prima bozza di Riforma di alcuni articoli del Codice penale presentata ieri dal Guardasigilli Castelli. Attori di strada, tirate un sospiro di sollievo. Non finirete in carcere, anche se per soli sei mesi, se reciterete in luoghi pubblici senza «averlo comunicato prima all'autorità». Dovrete, al massimo sborsare una multa di 300 euro. Se qualche sprovveduto si avventura in un bosco, in una spiaggia, in un luogo insomma «ove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato», non rischierete più l'arresto da tre mesi a un anno, ma se «il fatto non costituisce reato», al massimo dovrete pagare una sanzione pecuniaria da 300 a 450 euro. E chi vive sciamani? maghi? guaritori? - «abusando della credulità popolare», il carcere si allontana. Il massimo che rischia è una multa salata, di 1.200 euro.

Persone citate: Castelli

Luoghi citati: Roma