Maier: correre è già una vittoria di R. Se

Maier: correre è già una vittoria SCI: BLARDONE E SIMONCELLI «FRECCE» AZZURRE NEL GIGANTE DI ADELBODEN Maier: correre è già una vittoria Torna in pista 17 mesi dopo l'incidente in moto ADELBODEN «Non aspettatevi da me subito una vittoria. E' un'idea che non prendo neppure in considerazione. Eppure in questo mio rientro darò tutto me stesso. Per me è già una vittoria essere al cancelletto di partenza». Così Hermann Maier che oggi nel gigante di Aldelboden tornerà a gareggiare per la prima volta dopo il drammatico incidente motocichstico dell'agosto 2001. Herminator, comprensibilmente, non ha fatto gli annunci bellicosi che gli erano consueti quando dominava sulle piste di tutto il mondo. Dopo avere ispezionato la pista. Malerba confermato che «il tracciato è come sempre durissimo/ spesso ghiacciato, con molti dossi e molte ondulazioni». Insom¬ ma è una pista certamente non semplice per un atleta che non gareggia da 508 giorni e che ha subito un infortunio tanto drammatico da far temere l'amputazione della gamba destra. Maier aveva gareggiato l'ultima volta in Svezia il 10 marzo 2001 alle finali di Are, ottenendo il 410 successo in Coppa del mondo. «Darò il massimo e spero di qualificarmi per i Mondiali di St. Moritz». Ce la farà? difficile dirlo. Quel che è certo è che il suo rientro ha del miracoloso, dimostrazione di una enorme forza di carattere. Per quel che riguarda gli altri, continuerà la sfida tra Bode Miller e Stephan Eberharter per la leadership in Coppa: Miller per ora è in i vantaggio per un pugno di punti. Ma oggi le cose potrebbero cambia¬ re. Gli azzurri sono invece a caccia di un nuovo podio che li rinfranchi in vista dell'appuntamento mondiale. Finora l'unico podio in gigante è stato quello di Davide Simoncelli, secondo in Alta Badia. Per Massimiliano Blardone, il numero uno dei gigantisti italiani, il podio è invece ancora un miraggio. Lo ha sfiorato tante volte ma mai raggiunto. Oggi ci riproverà. La pista gli piace con i suoi pendii, il suo fondo duro, le sue asperità. L'anno scorso arrivò quarto, oggi un pizzico di fortuna in più gli gioverebbe. «L'unico problema ha detto l'allenatore Flavio Roda è il tempo. Si sta riannuvolando e le previsioni sono incerte. Noi per rendere bene abbiamo bisogno di piste dure, ripide ma anche di una buona visibilità». [r. se]

Luoghi citati: Alta Badia, Svezia