Inzaghi, silenzi di rabbia
Inzaghi, silenzi di rabbiaInzaghi, silenzi di Ancelotti: se vuole protestare sa dove trovarmi MILANO Sfida di Coppa Italia tra Milan e Chievo con contorno di musi lunghi e polemiche interne. Da una parte c'è Pippo Inzaghi offeso con Ancelotti che non lo ha schierato domenica a Bologna, senza dargli spiegazioni. Dall'altra l'attaccante Marazzina è stato addirittura messo fuori rosa fino a domani per una lite con l'allenatore Del Neri, che non lo utihzza con continuità. Meno pesante la posizione di Inzaghi, che stasera sarà in campo dopo aver seguito dalla panchina la partita di Bologna. Ieri, in risposta al silenzio del giocatore, ha parlato Ancelotti: «Se Inzaghi ha bisogno di chiedermi qualcosa sa dove e come trovarmi. Comunque in questa squadra c'è un ottimo spirito di gruppo che fa superare le esclusioni senza troppi problemi». Poi, in tono amichevole: «Con lui non c'è alcuna polemica. È il giocatore con cui ho il rapporto più confidenziale e, forse, sono più dispiaciuto di lui della sua esclusione a Bologna. Sono certo che lui lo capisce perfettamente, poi è normale che un giocatore soffra quando va in panchina. Il dispiacere si supera con i successi e il bene della squadra». Per il momento Inzaghi non ha chiesto spiegazioni, forse lo farà stasera al termine della gara, ad acque più calme. Avrebbe potuto farlo già domenica sera, ma al ritorno da Bologna ha preferito non viaggiare con i compagni per raggiungere la famigha a Piacenza, smaltire l'amarezza e raggiungere Milano in mattinata. Stasera contro il Chievo a fianco di Inzaghi in attacco ci sarà Tomasson. Alle loro spalle Leonardo, a centrocampo Redondo, mentre in difesa giocheranno i soliti panchinari, compreso Roque Junior, all'esordio stagionale dopo mesi di stop per la frattura di una spalla. «Non sarà un Milan dimesso - assicura Ancelotti - perché ci teniamo ad andare avanti anche in cop3a Italia e soprattutto a fare sene contro un grande avversario come il Chievo». Il tecnico non risparmia una frecciata all'Inter, che si lamenta di dover giocare di sera con il freddo che mette a repentaglio l'incolumità fisica dei giocatori: «Io vorrei giocare sempre di sera, tanto adesso fa freddo anche al pomeriggio e la condizione dei terreni non varierebbe di molto. Psicologicamente mi dà più entusiasmo la notturna», [n. sor.] RAIPUE ORE 21,00 j
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