Capirossi: «Sarà il mio anno» di Enrico Biondi
Capirossi: «Sarà il mio anno» MOTOMONPiALEf DAL 20 GENNAIO TEST IN MALESIA E PRIMO hCONTATTO» TRA i TRE CAMPIONI DELLA MOTOGP Capirossi: «Sarà il mio anno» Con la Ducati lancia la sfida a Rossi e Biaggi intervista Enrico Biondi A dar retta al calendario, il motomondiale 2003 inizierà ufficialmente domenica 6 aprile, in Giappone (Suzuka) tra circa tre mesi. In realtà, il Grande Circo si è già messo in moto. Passate le vacanze di fine anno, ultimati gli allenamenti in palestra, la maggior parte dei piloti si sta preparando a un'intensa attività di test (primo appuntamento il 20 gennaio a Sepang) in attesa di quella che si preannuncia come l'anno della svolta per il motociclismo sportivo. E l'attenzione è rivolta a loro, i campioni della MotoGp e soprattutto ai nostri tre moschettieri, Valentino Rossi, Max Biaggi e Loris Capirossi che da quest'anno aranno affiancati anche da Marco Melandri, l'ultinmo arrivato nella pattuglia di campioni. Svolta storica, dicevamo, perché è ormai assodato che saranno i bolidi a quattro tempi quelli destinati a catalizzare l'attenzione di sponsor, media e carta stampata. Bergli altri, per i piccoli della classe 125 e i ragazzi della 250, non rimarrà che vivere di luce riflessa e accontentarsi delle briciole. Naturalmente c'è chi spera che tutto ciò non accada, che la 125 cioè rimanga quella meravigliosa fucina di baby-piloti e che la 250 prepari i futuri campioni della MotoGp, ma non bisogna farsi soverchie illusioni. Sono in molti a pensarla in modo diametralmente opposto. E tra questi Loris Capirossi, il tre volte campione del mondo imolese che quest'anno, in sella alla rossa Ducati Desmosedici, avrà la possibilità di lottare finalmente ad armi pari con tutti gli altri Loris, finite le vacanze, dalla prossima settimana si fa sul serio. Honda, Ducati, Suzuki e Kawasaki tutti di fronte nei test in Malesia. Un anticipo di mondiale. «Già. Si comincia subito alla grande, al punto che sono talmente concentrato su quello che succederà in pista (test Honda e Ducati insieme, ndr) che mi sono già scordato le tre settimane di vacanza in Australia. Io, Biaggi e Valentino ci ritroviamo di fronte, a stretto contatto. Sarà emozionante». Si dice un gran bene della Ducati. I tempi nelle prove a Phillìp Island sono stati a dir poco eccezionali. «Non posso lamentarmi. Pensavo di incontrare difficoltà di ambientamento ed invece, sin dalle prime prove a Valencia, nessun problema. Non avevo mai guidato una quattro tempi e l'ho trovata magnifica: il motore è più lineare, più sincero, meno scorbutico di una vecchia 500. Nei test in Australia ho provato anche una simulazione di Gp e tutto è andato bene». La Honda, però, tutte queste cose le sa. E sa anche che i vostri tempi sul giro sono impressionanti... «Sono contento, felicissimo, che li sappiano. Il 20 gennaio sarà il primo contatto tra noi e loro e penso che non sfigureremo affatto, anche se sono curioso di vedere che cosa hanno preparato di nuovo in questo periodo». Ancora arrabbiato con i jiapponesi? «Alt, basta, capitolo chiuso. Per fortuna il 2002, il mio anno orribile, è finito. L'avevo detto che con una 500 non avrei potuto lottare ad armi pari con gli altri. Mi sono difeso come un matto, guidando anche al 120 per cento delle mie possibilità, ma inutilmente. E poi quel fina- le di campionato senza la possibilità di provare la nuova Honda...Ma lasciamo perdere. Ora sono il pilota ufficiale di una grande Casa, ho una moto competitiva e un rapporto splendido con i tecnici: che cosa si può chiedere di più?». Non la preoccupano i pochi dati a disposizione rispetto agli avversari? «E' vero, Honda, Yamaha, Suzuki e Aprilia hanno un anno di vantaggio rispetto a noi. Ma il nostro progetto è valido, buono, ben riuscito. E prima di Suzuka avremo provato a Valencia, Jerez, Phillip Island, Estoril, Barcellona e Sepang. Saremo pronti, garantito». Rossi contro Biaggi, come sempre. E poi? «E poi non mi va mica bene 'sta storia. Io dove sono? Mi tagliate fuori? Il duello tra i due è affar loro, a me non interessa. Per me sono due avversari, possibilmente da battere. La sfida infiammerà il motomondiale, piacerà al pubblico e...piacerà an¬ che a me, soprattutto se mi metterò di mezzo». Rossi, inutile negarlo, parte comunque favorito. «No. Assolutamente no. Rossi ha vinto il mondiale. Punto e basta. E' storia che appartiene al 2002. Quest'anno molti avranno la moto come la sua. E se l'anno scorso per lui è stata quasi una passeggiata, adesso dovrà sudarsi la vittoria gran Dremio dopo gran premio. Per ui tutto si complica». La stagione di Biaggi? «Felice e triste». Si spieghi meglio. «Felice perché finalmente avrà la possibilità di guidare la Honda che tanto sognava. Triste perché probabilmente si accorgerà presto di non avere quella buona. Gli auguro di sbagliarmi, ma per tre anni ho corso con una moto "clienti" quindi non 'ufficiale', proprio come quella che avrà Max. Credetemi, io so cosa vuol dire». Si, il motomondiale è proprio cominciato. ÉiimL No, Valentino ^^ non è favorito. Saranno in molti ad avere la moto come la sua E se il 2002 per lui è stato quasi una passeggiata, adesso dovrà sudarsi la vittoria a ogni tappa del Mondiale 99 6L(gL Per Max "" prevedo una stagione doublé face Prima felice perché finalmente avrà la possibilità di guidare la Honda che sognava da tantissimo tempo Poi triste visto che con ogni probabilità si accorgerà in fretta di non avere a disposizione quella buona 99 Biaggi (sopra) e Rossi (fianco) si sfideranno quest'anno ad armi pari Entrambi infatti guideranno una Honda Loris Capirossi, fresco pilota Ducati, posa accanto alla 999 nel Museo della Casa di Borgo Panigale
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