Per il Toro l'impresa-salvezza è ancora possibile: ecco come di Bruno Bernardi

Per il Toro l'impresa-salvezza è ancora possibile: ecco come ANCHE MODENA E EMPOLI. OLTRE AL PIACENZA, POSSONO RIENTRARE NELLA BAGARRE Per il Toro l'impresa-salvezza è ancora possibile: ecco come analisi Bruno Bernardi TORINO HA incassato un gol più del Toro, ma la Reggina non meritava una goleada così pesante contro una Juventus che non fa sconti a nessuno anche quando non tutti i suoi assi sono al top della forma. Dopo la cinquina di ieri, i calabresi restano terz'ultimi, con un punto in più dei granata e quattro sul Como, maglia nera della serie A. Ad una giomata dalla fine del girone di andata, la zona calda della classifica non ha subito scossoni. L'unica squadra che ha validi motivi per recriminare è il Toro. Se avesse vinto, come poteva e doveva, a Empoli, avrebbe sorpassato Reggina e Atalanta e si sarebbe portata a due sole lunghezze dal Piacenza che continua a rappresentare il punto di riferimento per le altre quattro in pericolo. Il gol di Rocchi ad una manciata di secondi dalla fine, ha negato al Toro un successo che sarebbe stato fondamentale non solo in termini numerici ma anche per il morale. Resta, però, l'impressione che il Toro possa ancora togliersi dai guai, a patto che arrivino un paio di rinforzi e che i granata continuino a lottare con la stessa determinazione di Empoli. Ci sono margini di miglioramento, soprattutto in fase offensiva dove sembra ormai imminente il rientro di Franco, ancora una volta prezioso «acquisto» di gennaio, come un anno fa. Quando sarà pronto, il contropiedista uruguayano potrà rappresentare una variante taU'ca. A parte il Como, il ToiO ha già affrontato tutte le pari grado e solo con il Brescia, in casa, ha perso di buon giusto. Con le altre non è mai stato dominato. A Reggio Calabria, dopo il cambio di allenatore, aveva perso facendosi rimontare dagli amaranto ma avrebbe meritato almeno il pareggio. Lo stesso discorso va fatto per il match di Perugia dove fini ko per un ingenuo fallo in area di Galante, fallo dal quale scaturì il rigore decisivo. Con l'Atalanta, tra le mura amiche, ha saputo rimontare un gol di svantaggio. Al Toro mancano almeno quattro punti. Il suo problema è l'autolesionismo, sono le amnesie difensive che hanno favorito troppi gol susseguenti a calci da fermo, punizioni o corner. A Empoli, l'harakiri è arrivato invece su azione di rimessa dei toscani, proprio quando il Toro avrebbe dovuto chiudersi per gestire il vantaggio. Incredibile ma vero. Tutte lezioni che vanno metabolizzate. Nel girone di ritomo, il Toro dovrà ospitare il Modena, la Reggina, il Perugia, il Piacenza e l'Empoli e andrà a Brescia, Bergamo e Como. Quel Como che domenica verrà a Torino. Battere i lariani al Delle Alpi sarà d'obbligo per continuare a sperare, in un turno che vedrà l'Atalanta impegnata in casa con la Roma, la Reggina ospitare il Bologna e il Perugia ricevere l'Inter. Ci sarà anche lo scontro diretto tra Modena e Brescia che hanno un buon margine di sicurezza ma non possono distrarsi. I tre punti per la vittoria hanno cambiato il modo di giocare e di fare le tabelle, sia per chi ambisce allo scudetto sia per coloro che debbono evitare la serie B. Alla luce dei risultati del girone di andata, la media punti-salvezza si è abbassata. Lo stesso Empoli che è a quota 22 commetterebbe un grosso errore a sentirsi al sicuro. Proprio dal pareggio rimediato in extremis con il To- ro, i toscani trarranno insegnamento in vista della trasferta sul campo di un Parma che da la scalata alla zona Uefa. Difficile dire chi sta meglio e chi sta peggio alla luce del rendimento espresso dopo la lunga pausa. Break che non aveva riguardato, se non in misura minore, il Toro e l'Atalanta impegnate nel recupero. Questo è un torneo in cui, più che il mercato di riparazione, possono bastare due sconfitte consecutive per risucchiare una squadra nei quartieri bassi e cambiarne il destino. L'amarezza di Renzo Ulivieri

Persone citate: Galante, Renzo Ulivieri, Rocchi