Un Mìlan cauto brucia il Bologna di Roberto Condio

Un Mìlan cauto brucia il Bologna QUEST'ANNO AL DALL'ARA I ROSSOBLU' AVEVANO SEMPRE VINTO. LA PARTITA DECISA NEL SECONDO TEMPO DOPO UNA PRIMA FRAZIONE DI GARA EQUILIBRATA Un Mìlan cauto brucia il Bologna Inzaghi rimane in panchina, davanti solo Sheva Roberto Condio inviato a BOLOGNA Alla 28a partita stagionale, non è più il Milan tutto bollicine che aveva esaltato tra settembre e ottobre. Però, continua a vincere. Non è più nemmeno l'Ali Stars che aveva riempito gli occhi del popolo rossonero: ieri, a Bologna, nel pesante 2-0 che ha confermato il primato rossonero anche sul campo più blindato della serie A, Inzaghi non ha giocato, Rui Costa e Seedorf sono stati i peggiori in campo, Rivaldo e Shevchenko si sono svegliati soltanto nella ripresa, Pirlo è entrato al 75'. Il 4" successo estemo porta la firma di un gregario (Gattuso, onnipresente, Tunico a salvarsi in un primo tempo più che grigio), di un uomo abituato alla panchina (Serginho, un gol a coronamento di un 2" tempo eccezionale per dinamismo e concretezza) ma anche della buona sorte, manifestatasi al 6' della ripresa nell'azione da flipper che ha messo sul piede di Shevchenko il pallone buono per sbloccare un match che fino a quel momento aveva fatto annotare una sola vera parata, di Dida. Milan poco stellare e spettacolare, dunque. Ma anche Milan cinico e attento, deciso e fortunato: tutte qualità da squadra vera, vincente. Milan più prudente del solito, pure. Per la visita al Bologna che esibiva la credenziale di 7 successi su 7 partite interne, Ancelotti è tornato al modulo a una punta sola (Sheva preferito a Inzaghi, in panca per la 2a volta nella stagione) che non piace per nulla al Grande Capo. Visto il risultato, però, que- sta volta Berlusconi ha avuto poco da obiettare. Anche perché il premier-presidente, a sentire quel che ha detto il fido Galliani, aveva visto più lontano di tutti, aveva pensato al correttivo necessario per bucare il muro rossoblu: fuori lo spento Rui Costa e dentro Serginho, a fare danni sulla sinistra. Per fortuna del Milan, la stessa idea è venuta anche ad Ancelotti che, dopo aver visto per tutto il primo tempo la stessa squadra che aveva matato in Champions League il Beai Madrid (unica eccezione, Nesta al posto di Costacurta) maculare gioco lento e sterile, ha mandato in campo il suo giocatore atleticamente più vivo per cominciare a sfruttare una zona inutilizzata per 45': la fascia sinistra. Senza quell'azione un po' così che ha sbloccato lo 0-0 fra le due difese più forti della serie A, però, anche con Serginho sarebbe stata comunque dura. Può essere un segnale importante, questo. Ed è arrivato proprio a Bologna, dove 10 mesi fa, nella scorsa stagione, il Milan disputò la peggior partita della gestione-Ancelotti, subendo uno 0-2 irritante al punto da con- vincere l'intera tribù rossonera ad abbandonare gli spalti in segno di protesta a metà ripresa. Ieri, invece, il 2-0 è stato milanista. E la festa per il 7" risultato utile consecutivo è stata corposa, sentita, nella curva San Luca piena di tifosi del Diavolo, più che mai vicini al titolo d'inverno, più che mai in corsa sui tre fronti stagionali con una squadra che, gestendo il turnover dall'alto del suo organico sontuoso, finora ha vinto 19 partite su 28. Il 19" sigillo. 110 in campionato, è stato uno dei più importanti. Per coglierlo, Ancelotti aveva fatto scelte a sorpresa (Ambrosini per Pirlo, Rivaldo trequartista con Rui Costa) e predicato pazienza e prudenza. Di quest'ultima, in verità, il Milan ne ha avuta fin troppa nel 10 tempo. Faceva circolare la palla ma non affondava mai. Merito dell'ottima difesa rossoblu; demerito di Seedorf, Rui Costa e Rivaldo che si muovevano parecchio senza però mai creare pericoli veri. Erano troppi i presunti registi rossoneri ed era uno solo (Shevchenko) e per di più poco mobile e marcatissimo l'uomo in teoria destinato a raccoglierne i suggerimenti. Così, al Milan non restava che provare la strada delle conclusioni dalla distanza (tre, mai insidiose) e nell'unica azione nitida Sheva e Rivaldo sbagliavano tempo sul cross del pimpante Gattuso. Il Bologna, invece, era più reattivo. Come al solito, si chiudeva bene per poi provare a pungere con le genialità di Locatelh e il gran lavoro di Cruz che mettevano in affanno Nesta e un irriconoscibile Maldini. Una sola, però, la vera occasione da gol. al 9', con Cruz prima liberato e poi tamponato in extremis dal capitano milanista. Era ancora rossoblu l'inizio di ripresa con Dida pronto a stendersi sulla destra per arpionare un sinistro di Colucci. Poi, sulla spinta delle volate di Serginho, di un Ambrosini più ardito, di un Rivaldo che non poteva più pestarsi i piedi con Rui Costa, il Milan diventava più incisivo. Cambiava tutto con il gol di Sheva, liberato da un rimpallo Castellini-Colucci. Nesta dietro tornava insuperabile e davanti i contropiede si succedevano, sempre con Serginho protagonista in veste di uomo-assist: fucilata di Rivaldo al 14' e salvataggio alla disperata di Paramatti al 18', prima del 2-0 che chiudeva il conto, al 33', su carambola KaladzeAmbrosini in seguito a corner e botta da due metri del brasiliano straripante. In mezzo, vano affannarsi bolognese nonostante l'innesto di Signori. Un'opportunità per Olive al 20', due mischie in area e tanta rabbia per un primo ko intemo tutt'altro che inevitabile. Ancelotti all'inizio ha lasciato fuori anche Pirlo per coprirsi con la grinta e la velocità di Ambrosini Prestazioni scialbe per Rui Costa e Seedorf Nel primo tempo Cruz ha messo in affanno Mesta e Maldini ESS33M (3-5-1-1) i Pagliuca 6; Zaccardo 5, Zanchi 6, Castellini 6; Bellucci 5,5 (17' st Signori 5,5), Amoroso 5,5, Olive 5,5, Colucci 6, Paramatti 6,5 (24' st Vanoli 5); Locateli! 6,5 (40' st Meghni sv); Cruz 6. Ali.: Guidolln 6. (4-3-2-1) Dida 6; Simic 6, Nesta 6,5, Maldini 5,5, Kaladze 6; Gattuso 6,5, Ambrosini 6,5, Seedorf 5 (30' st Pirlo 6); Rivaldo 6,5, Rui Costa 5 (T st Serginho 7,5); Shevchenko 6,5 (46' st Tomasson sv). Ali.: Ancelotti 6,5. Arbitro: Trentalange 5,5 Reti: st 6' Shevchenko, 33' Serginho Ammoniti: Cruz, Nesta Spettatori: paganti 17.846, incasso 597.499 6; abbonati 17.069, quota abbonati 275.1806. Shevchenko esulta dopo il gol che al 6' del secondo tempo porta in vantaggio II Milan

Luoghi citati: Bologna, Madrid