Fisichella, miglior pilota incompreso di Stefano Mancini

Fisichella, miglior pilota incompreso CONSEGNATI IERI IN INGHILTERRA GLI OSGAR DELLA FORMULA 1: SUCCESSO A SORPRESA DEL DRIVER ROMANO. LA FERRARI ELETTA MIGLIOR VETTURA DEL 2002 Fisichella, miglior pilota incompreso Non ha mai vinto ma i colleghi lo votano come il più bravo Stefano Mancini Se in Formula 1 arrivi undicesimo, non hai mai vinto una gara in sette stagioni e i tuoi colleghi, gente che ne capisce, ti vota come miglior pilota, allora occorre qualche spiegazione. Vediamo i fatti: Giancarlo Fisichella, «Fisico» per gli amici, ha vinto a sorpresa il premio «Drivers' Driver». «Giancarlo è uno dei migliori tre, e io personalmente direi uno dei migliori due piloti dei nostri giorni» ha detto Murray Walker, storico commentatore della Formula 1 per la BBC nel consegnargli ieri a Birmingham il riconoscimento durante la cerimonia degli FI Awards. Fisichella, che domani compirà 30 anni, è il pilota dalla carriera meno brillante ad aggiudicarsi questo titolo, assegnato sulla base di una votazione a scrutinio segreto fra tutti i driver del circus. Ha battuto il campione del mondo Michael Schuma¬ cher, il numero 2 della Ferrari Barrichello, l'irruente Montoya, il talentuoso Raikkonen e altri sei colleghi che lo hanno preceduto nella classifica del 2002. In apparenza, la spiegazione è semplice: Fisico ha guidato (e guiderà quest'anno) la modesta Jordan e ne ha cavato sette punti. Nelle mani di Takuma Sato la stessa monoposto ha totalizzato due punti soltanto. Il discorso si ripete tutti gli anni. Dopo aver esordito nel 1996 con la Minardi, il pilota romano ha disputato una prima stagione nella Jordan in cui era regolarmente davanti al compagno di squadra (l'esordiente Ralf Schumacher). Passato alla Benetton nel 1998, è rimasto quattro stagioni con la scuderia anglo-veneta poi finita nelle mani di Flavio Briatore e della Renault. Quando la casa francese ha deciso di costruire una vettura con il proprio nome, l'altro italiano Jarno Trulli ha preso il posto di Fisichella, che nel 2002 è tornato alla Jordan. Bilancio di questi sette campionati: 107 Gran premi disputati, una pole position, cinque secondi e quattro terzi posti. È più difficile capire perché nessuno dei tre team di vertice gli abbia mai offerto una possibilità. I tifosi sognavano di vederlo alla Ferrari (pilota italiano su macchina italiana), ma a Maranello non hanno mai avuto una coppia più vincente di Schumi e Barrichello, entrambi sotto contratto fino al 2004. La Williams ha puntato su Ralf Schumacher e Montoya e non jare intenzionata a cambiare, a McLaren avrebbe motivo di rinnovare, però il boss Ron Dennis non ama gli italiani. Giancarlo proverà domani a Silverstone la vettura del 2003. «La macchina sembra buona e l'obiettivo resta quello di vincere la mia prima corsa in Formula 1 - spiega -. Se la Jordan sarà competitiva resterò ancora un' altra stagione, ma se avessi l'opportunità di guidare per uno dei top team allora avrei davvero una possibilità di affermarmi». Anche Michael Schumacher è stato premiato ieri a Birmingham: per il terzo anno consecutivo ha ricevuto una statuetta d'oro offerta dal patron Bernie Ecclestone come miglior pilota secondo la giuria. Il tedesco non era presente e la statuetta è stata ritirata da Damon Hill, che l'ha ricevuta dalle mani di Nigel Mansell. «Ho la sensazione di essere finalmente io a ricevere qualcosa che è di Schumacher» ha ironizzato Hill, che fu acerrimo rivale del tedesco nel 1995 e 1996. Gli altri «Bernies» (così sono chiamati gli FI Awards) sono andati alla Ferrari F2002 come miglior monoposto, all'australiano Mark Webber (miglior esordiente), al circuito di Melbourne (miglior impianto) e a Ron Dennis per la carriera. ELGIAN ÀNDPR'v FRANC /V1PS200] FOSTER'S SEVE 1 Schumi e Fisichella alla premiazione del Gp del Belgio 2001, l'ultimo podio conquistato da un pilota italiano in FI

Luoghi citati: Belgio, Birmingham, Inghilterra, Maranello, Melbourne, Silverstone