William: disposto a tutto per le lettere dì Diana

William: disposto a tutto per le lettere dì Diana «THE MAIL ON SUNDAY»: IL PRINCIPE E' PRONTO AD ACQUISTARE LE MISSIVE D'AMORE DELLA MADRE William: disposto a tutto per le lettere dì Diana Messe in vendita dal maggiore Hewitt Claudia Ferrerò «Non c'è prezzo che non valga la pena pagare per riavere quelle missive». Il principe William è determinato ad acquistare le lettere d'amore scritte dalla madre, la principessa Diana, al suo amante James Hewitt: anche a costo di spendere quasi la metà del suo patrimonio personale. Un atto d'amore, il gesto più bello, quello del principe William, per arginare l'ennesimo polverone sollevato dall'ex ufficiale dell'esercito britannico, che giorni fa, durante un'intervista al popolare talkshow della Cnn, il «Larry King Show», ha ammesso di voler vendere al migliore offerente le 64 lettere. Hewitt - che in tv ha definito le missive «importanti documenti storici da conservare per i posteri» - avrebbe chiesto almeno 10 milioni di sterline (circa 16 milioni di euro), ma sembra che il primogenito dell' erede al trono sia deciso a non badare a spese. Un'offerta che giunge sulla scia dell'interesse espresso anche dalla «British Library». Le lettere furono scritte fra il dicembre del 1990 e il giugno 1991, quando l'ufficiale partecipava alla guerra del Golfo. Quelle 64 missive, che Diana scrisse all'uomo che amava e del quale si fidava - «un buon amico in un momento di grande difficoltà», ammise alla Bbc la stessa principessa, facendo non poco scalpore - hanno subito percorsi avventurosi. Nel 1999 una donna - un'ita- liana - con la quale Hewitt aveva una relazione le rubò dall'abitazione di lui nel Devon e le vendette per 150 mila sterline al tabloid «Mirror», che però non le pubblicò e le consegnò a Frances Shand Kydd, madre di Diana e sua esecutrice testamentaria. Hewitt fece causa e le riebbe indietro. Per le 10 lettere «più piccanti» tra le 64 da lui possedute, l'ufficiale dell'esercito britannico ha raccontato di avere ricevuto già un'offerta di 6 mihoni di dollari. William vuole ora a tutti costi impedire a Hewitt di continuare a sfruttare a scopo commerciale la memoria della madre e ha già chiesto consiglio agli avvocati reali. «Toccherà a loro - scrive il «Mail on Sunday», che ha dato la notizia - decidere se i soldi per l'acquisto delle lettere dovranno essere attinti o meno dal patrimonio personale del giovane principe, stimato in circa 22 milioni di sterline, inclusa l'eredità materna di 6,5 mihoni di sterline». Tecnicamente, infatti, William non può disporre del denaro fino all'età di 25 anni, ma in «circostanze speciali» potrebbe ottenere un prestito garantito dal suo patrimonio con il consenso dei fiduciari. Hewitt, che ora ha 44 anni, entrò al servizio di Diana come insegnante d'equitazione nel 1986. Fra i due nacque una passione che lui stesso raccontò, generoso di particolari, nel libro «Princess in Love» pubblicato nel 1994, pagine che hanno fatto finire neUe tasche dell'ex ufficiale un bel po' di denaro, insieme con una fosca e indelebile reputazione. «Sì, lo adoravo. Sì, ne ero innamorata», disse la principessa l'anno dopo nelle celebre intervista alla Bbc. «Ma lui mi ha tradita», concluse riferendosi alla pubblicazione del libro. Ora rimane ancora aperta la questione delle 64 lettere. L'altra ipotesi è costituita dagli archivi deUa «British Library», dove potrebbero finire accanto alla Magna Charta e a migliaia di altri manoscritti di valore inestimabile. La famosa Istituzione ha fatto sapere di essere interessata all'acquisto delle missive, anche se Christopher Wright, capo della sezioni manoscritti, ha obiettato sul prezzo, precisando che l'entità dell'offerta dipende dal contenuto delle lettere stesse. La «British Library», che dispone di un cospicuo fondo per le acquisizioni, trasferisce su Internet molti dei suoi tesori. Ma se si aggiudicherà le lettere di Diana non potrà fare lo stesso. Le missive, infatti, secondo il parere di diversi legali, possono essere vendute e acquistate, ma non pubblicate. In sostanza Hewitt è il proprietario delle carte, ma le parole che vi sono scritte appartengono a Diana e, ora che è morta, ai suoi eredi. Il copyright scade 70 anni dopo il decesso dell'autore: poiché la principessa di Galles é morta nell'agosto del 1997, per i futuri 65 anni, anche se la «British Library» le acquisterà, le lettere potranno essere viste esclusivamente da studiosi e ricercatori vincolati da una «clausola di riservatezza» che consente solo di riferire il contenuto generale del manoscritto, ma non di copiarlo. A meno che il principe William non riesca a far calare definitivamente il sipario su questa triste vicenda. «Anche a costo di spendere quasi la metà del suo patrimonio personale, solo così potranno rimanere segrete per sempre» Il principe William: pronto a un cospicuo sacrificio finanziario, secondo la stampa inglese, per salvare l'immagine di Diana

Luoghi citati: Devon, Diana, Galles