«Con Geordie e la poesia di De André faccio scatenare i giovani in discoteca»

«Con Geordie e la poesia di De André faccio scatenare i giovani in discoteca» IL PERSONAGGIO: GABRY PONTE «Con Geordie e la poesia di De André faccio scatenare i giovani in discoteca» [ROBERTO RAVANELLO "^ «Scherza coi fanti ma lascia stare i santi» recita un popolare adagio. Non sembra avergli prestato troppa attenzione Gabry Ponte quando ha preso l'inciso di una vecchia canzone di De André per riproporla in versione dance. Si è gridato allo scandalo e sul ventinovenne dee jay torinese sono piovute forti critiche per aver portato in discoteca De André che probabilmente nella sua vita mai ne aveva vista una personalmente. E invece é scoppiata la Geordie-mania e il ritornello é diventato patrimonio comune dei discotecari italiani. «Impiccheranno Geordie con una corda d'oro 7 é un privilegio raro I rubò sei cervi nel parco del re I vendendoli per denaro» viene canticchiata da ragazzi che nulla, o quasi, conoscono del cantante degli emarginati, di colui che é stato anche definito il più grande poeta italiano del '900. Ma come è venuto in mente al componente degli Eiffel 65, di trasformare una canzone di Fabrizio De André in un brano da discoteca? «Ho sempre avuto ima passione per De André racconta - e ho avuto il piacere di ascoltare le sue canzoni fin da piccolo perché mio padre aveva i suoi dischi. Tra le mie preferite c'era proprio "Geordie". Ho amato la particolare atmosfera che sa indurre. Ha un respiro medievale. L'anno scorso mentre eravamo in sala prove si scherzava ed io ho cominciato a canticchiarla accompagnandomi con la tastiera. Ho conservato il provino per tutta l'estate e ogni tanto lo riascoltavo. Insomma mi é piaciuta e a settembre abbiamo fatto uscire il disco». Poco per volta la marcetta dance si è ritagliata un suo spazio fino a divenire un tormen¬ tone invernale, conquistando le piste da ballo e le radio. «Nei primi tempi il disco ha destato qualche perplessità - commenta Ponte che con gli Eiffel 65 ha venduto circa 6 milioni di copie in tutto il mondo con "Blue" - ma alla fine è piaciuto». E' arrivato il successo e con esso le critiche. «Non a tutti piacciono gli stessi generi di musica. Ognuno ha le sue preferenze e vanno rispettate. Ho ricevuto molte critiche, ma anche apprezzamenti dagli addetti ai lavori. Non mi piace chi vuole criticare e basta. C'è chi si é rivolto a me da ignorante e chi ha instaurato un dialogo cercando di capire perché avevo scelto proprio De André. Ho spiegato loro il mio amore per la canzone e che non è un'operazio¬ ne di marketing». Gabry Ponte ha conosciuto la musica di De André fin da bambino e una mamma racconta che quando suo figlio, ora quattordicenne, era piccolo, "Geordie" era la sua ninna nanna. Ma non tutti hanno avuto questa fortuna, quindi la versione dance sarà un mezzo perché i più giovani si avvicinino alla musica di De André? «Penso che i ragazzi abbiano conosciuto una canzone di cui altrimenti avrebbero ignorato l'esistenza. La musica può essere tramandata anche con nuove forme. La stesso De André ha ripreso "Geordie" da un'antica canzone irlandese e ne ha tradotto il testo. Senza il suo intervento noi non l'avremmo mai conosciuta. Io, in qualche modo, ho fatto la stessa operazione.» La dance cantata in italiano é perciò possibile? «E' una strada praticabile e in molti paesi d'Europa qualcosa di analo go già avviene. Il prossimo disco degli Eiffel 65 avrà testi originali in italiano, invece il mio singolo "Man in the moon" sarà in' inglese. Non credo nelle regole fisse, ad esempio nel mio disco ci sono brani in italiano, altri in inglese, strumentali o in latino. Mi piacciono le commistioni, sono la vera forza della dance». Gabry Ponte, 29 anni, dee Jay torinese e componente degli Eiffel 65 ha trasformato una canzone di De André in un brano dance di successo: «Lui l'aveva ripresa dalla tradizione irlandese e solo così noi 'abbiamo conosciuta, lo ho rifatto più o meno la stessa operazione»

Luoghi citati: Europa