Juve, Del Piero e Trezeguet guidano la rincorsa di Fabio Vergnano

Juve, Del Piero e Trezeguet guidano la rincorsa CÓNTRO LA REGGINA LA NOVITÀ' DI ZAMBROTTA (DIFENSORE ESTERNO A SINISTRA) SCHIERATO INSIEME CON CAMORANESI Juve, Del Piero e Trezeguet guidano la rincorsa Lippi: «Dobbiamo mettere David nelle condizioni migliori per colpire» Fabio Vergnano TORINO Marcello Lippi risolve nella maniera più semplice il dilemma Camoranesi-Zambrotta utilizzandoli entrambi a partire dalla partita di oggi con la Reggina che segna il ritomo al calcio vero dopo un'interminabile sosta di fine anno. Perché rinunciare a uno dei due se si trova la formula per mandarli in campo tutti e due? Cosi da oggi e fino a nuovo ordine si spartiranno le corsie esten"1- l'argentino resta nella zona destra, il suo concorrente numero uno (schierato terzino destro a Brescia) viene dirottato a sinistra in un zona del campo dove la Juve in questo momento è scoperta. Zambrótta non sarà un difensore a tempo pieno, dovrà sgobbare su tutto il fronte mancino dando alla squadra maggiore aggressività. Lippi ha provato questa soluzione per tutta la settimana e ieri l'ha resa ufficiale spiegando: «Il modulo non cambia, spero di avere più qualità e soprattutto maggior sostegno per Trezeguet». Il ritomo a tempo pieno del francese condiziona ovviamente la Juve. Nel senso che chi ha un attaccante di questo valore deve fare il massimo per metterlo nelle condizione di sfruttare tutto il suo potenziale. La mossa più efficace è proprio quella di non fargli mai mancare i rifornimenti dalle fasce. Trezeguet non è un attaccante egoista, non vive per il gol, si mette a disposizione della squadra. E infatti Lippi lo definisce «fondamentale per alcuni schemi di gioco». Ma è quando si trova al centro delle operazioni nei panni di prima punta che dà il megho. La storia del campionato scorso conforta i bianconeri. Nell'andata 31 punti, nel ritomo 40 e scudetto. Ma il tentativo di recuperare lo svantaggio sulle milanesi dipende molto dagli estri del campione di Rouen. Senza di lui i problemi offensivi, soprattutto in casa, sono apparsi evidenti. Dodici punti e undici gol. Se non fosse stato per Del Piero (9 centri) la Juve non sarebbe neppure riuscita a rimanere agganciata alle migliori. Ora Lippi aspetta la grande svolta. E non pensa di sfruttare la sosta della Champions League per migliorare il ruolino di marcia, quanto per arrivare al pieno ripristino della formazione mighore. Un'opera¬ zione che sarà possibile soltanto quando i massaggiatori e il fisioterapista Esposito potranno giocare a briscola nello spoghatoio per mancanza di infortunati da accudire. Invece anche il 2003 si è iniziato sotto una brutta stella. Oggi marcano visita in quattro: Monterò, luliano, Tacchinardi e Tudor. Quattro pilastri di una squadra che non può più permettersi di sprecare nulla. Anche se lippi è di altro avviso: «In questa fase la classifica non conta in maniera rilevante, come non sarà decisivo vincere o pareggiare la prima partita dell'anno nuovo. Per noi come per le altre. Da tempo lo scudetto si vince allo sprint e la stessa Juve dilapidò un vantaggio di nove punti che pareva metterla al sicuro. E' fondamentale mantenere in linea di massima le posizioni e fare anche un bel rodaggio per quando riprenderà la Champions. Spero davvero di arrivare al 19 febbraio con la possibilità di avere tutte le nostre carte mighori in mano». Le divagazioni della vigilia hanno condotto Lippi su altri argomenti di attualità. Per esempio la scelta di Camoranesi fra Nazionale italiana e argentina: «Sono problemi suoi. In linea di massima sarebbe logico sceghere la maglia del paese in cui si nasce». Un Lippi contrario allo sciopero anti violenza minaccia¬ to dall'Aie: «E' una possibilità che dovrebbe essere considerata come quarta o quinta fra le tante utili a risolvere il problema. La prima? Leggi più chiare e fatte rispettare». La Reggina (0 vittorie in trasferta e 6 -sconfitte) ricorda alla Juve che perdere la concentrazione può essere fatale. La squadra di De Canio, infatti, ha vinto al Delle Alpi in Coppa Italia sebbene contro una Juve molto alternativa. Tuttavia Lippi ha invitato i suoi a tenere alta l'attenzione. C'è im precedente pericoloso: già il Como è riuscito a bloccare la Juve sul pareggio casalingo. Fu l'ultima partita casalinga di campionato giocata da Trezeguet. Mauro German Camoranesi: Lippi conta molto sulla sua spinta Mauro German Camoranesi: Lippi conta molto sulla sua spinta

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