G8 a Genova, le indagini si spostano sui gruppi di Marco Raffa
G8 a Genova, le indagini si spostano sui gruppi «CI FURONO CONTATTI SIGNIFICATIVI NELL' ASSALTO AD UNA BANCA FRA COBAS E BLACK BLOC» G8 a Genova, le indagini si spostano sui gruppi Marco Raffa GENOVA Se non è una svolta, le assomiglia molto. I magistrati genovesi che indagano sui disordini di piazza in occasione del G8 del luglio 2001 allargheranno il campo d'azione al molo e al comportamento non solo dei singoli manifestanti, ma anche dei gruppi presenti agli episodi più controversi di quei giomi. Ieri il procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino ha spiegato che le indagini «non proseguiranno solo sull'individuazione dei singoli manifestanti più violenti - ancora decine da individuare - ma anche sugli spostamenti e i contatti dei vari grappi nelle giornate del G8, in particolare dei Cobas». La svolta aniva a pochi giorni dall'identificazione, grazie a un'inser¬ zione disposta dalla procura genovese su «Il Secolo XIX» di Giangiacomo Mondovì e Simona Cerrone, dirigenti romani Ccbas. Da tempo gli inquirenti sospetta varo che le due persone, riprese dalle telecamere dei vigili urbani durante la devastazione di un cantiere edile in piazza Savonarola e l'assalto alla filiale del Credito Italiano, fossero collusi con i black bloc che avevano eseguito il blitz. L'identificazione dei due come sindacalisti Cobas ha fatto scattare un ulteriore meccanismo di indagine. Anche perchè le sequenze riprese dalle telecamere, secondo i magistrati, rivelerebbero singolari «colloqui» tra i sindacalisti e il «blocco nero», E proprio la particolare «qualità» e importanza per le indagini di queste sequenze avrebbero spinto i magistrati a utilizzare, per identificarne i protaponisti, una pro- cedura singolare come quella della pubblicazione delle foto. Alla domanda se questi nuovi accertamenti potrebbero portare alla contestazione dell'associazione per delinquere. Pellegrino risponde; «La linea investigativa rimane per ora la stessa, quella cioè di non fare costruzioni teoriche su precedenti accordi, ma di capire come hanno interagito tra di loro non solo i singoli ma tutti i grappi presenti in quei giorni». In questa nuova ottica gli inquirenti dovranno rivedere oltre 800 ore di filmati, A suggerire ai magistrati il sospetto che i due dirigenti romani dei Cobas fossero in contatto con manifestanti dei black bloc sono le immagini riprese da due telecamere di sorve¬ glianza dei vigili urbani: si vedono in piazza Savonarola durante il saccheggio del cantiere e durante l'assalto alla banca mentre si muovono con sicurezza, senza paura, e sembrano colloquiare con Vincenzo Vecchi e Marina Cugnaschi, due anarchici del l'area milanese arrestati e indagati insieme con altre 21 persone, 2 4 dicembre, su ordine del gip Elena Daloiso. Mondovì ha però smentito di conoscere i due presunti black bloc milanesi, ammettendo solo di aver litigato con un «sacco di ragazzi», , I gruppi, che saranno oggetto di nuova attenzione da parte della procura, sono quelli del centro sociale Askatasuna di Torino, i Cobas e il vero e proprio «Blocco Nero». Tre appartenenti al centro sociale torinese. Federico Guido, Mohamed Tabbach e Andrea Rostellato, vennero arre¬ stati durante il G8 per aver distribuito bastoni ed altre armi da un fiutone durante il corteo del 21 luglio e per aver partecipato a devastazioni e saccheggi di immobili, tra cui i locali di un asilo, in via Giovanni Maggio. Un verbale del vicesegretario generale della Provincia di Genova, Bruno Gervetto, datato 9 agosto 2001, indicava in circa mezzo miliardo di lire la stima dei danni nell'asilo Se.Di, di Quarto durante un sopralluogo nella prima mattinata del 20 luglio, diverse ore prima degli incidenti che culmineranno con la morte di Carlo Giuliani. Per quanto riguarda i Cobas, i magistrati vaglieranno, oltre ai due filmati di piazza Savonarola, anche l'episodio della perquisizione del liceo Paul Klee, in pratica gestito dal movimento durante 0 G8, in cui furono arrestati 23 presunte «tute nere» straniere. Infine, all'attenzione dei magistrati sono i gruppi dei black bloc, I grappi furono ripresi in alcune foto scattate nei locali messi a disposizione della Provincia in via Maggio, e in vari episodi di violenza neUe strade, tra cui l'assalto al «Credito italiano» e all'agenzia immobiliare «Fiipo». A insospettire i pm sono i film di un assalto dove gli anarchici parlano con i due sindacalisti Il procuratore: la linea resta la stessa, sotto osservazione il centro sociale Askatasuna
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