Storace lancia a giornata dei valori nazionali

Storace lancia a giornata dei valori nazionali Il governatore: la legge è già pronta, il discorso di Ciampi è uno stimolo in più. L'opposizione: solo propaganda Storace lancia a giornata dei valori nazionali MARA MONTANARI «A una legge per una giornata dedicata ai valori nazionali ci avevamo pensato da tempo. Il discorso di Capodanno del presidente Ciampi, è uno stimolo in più». Francesco Storace non aspetta nemmeno che siano finite le feste per lanciare subito una nuova iniziativa per l'anno appena entrato. L'appello del capo dello Stato a rinsaldare l'unità del Paese, offre il destro al- presidente della Regione per partire con la , proposta di istituire nel Lazio una giornata centrata sui valori nazionali. «Spero che questo progetto - spiega Storace - coerente con il messaggio di Ciampi, venga condiviso da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione». A prima vista, non sembra che sia propria questa l'aria che tira in consiglio regionale sulla proposta di Storace. Ds e Prc del Lazio hanno già bocciato l'idea del governatore. «Mi riservo un giudizio definitivo dopo aver letto il testo della legge - dice la diessina Giulia Rodano - dato che sono ovviamente molto diffidente verso chi, come Storace, voleva correggere i libri di storia negando la libertà di ricerca e insegnamento». La mossa del presidente della Regione, secondo Giulia Rodano, ha in realtà poco a che vedere con il patriottismo. E' piuttosto un messaggio all'elettorato di Alleanza Nazionale. «Quello che mi domando - si chiede l'esponente dei Ds è da dove nasca questa esigenza di rafforzare nel Lazio il cosiddetto sentimento nazionale. Ho come l'impressione che Alleanza Nazionale spinga verso questo tipo di iniziative per farsi perdonare dal suo elettorato le pulsioni anti italiane e secessioniste della Lega, a cui ha alluso il Presidente della Repubblica nel suo messaggio. Allora basterebbe non governarci più insieme». Per il capogruppo alla Regione del Prc Salvatore Bonadonna, si tratta soltanto di una boutade pubbliQitaria: «Storace non poteva rinunciare al titolo sui giornali e si è inventato un nuovo evento ripetendo quello già sperimentato nelle scuole. Evidentemente jensa che i giovani abbiano Disogno di imparare i valori nazionali. Noi certamente favoriamo la diffusione della cultura e della conoscenza senza alcuna censura, come invece aveva cercato di fare Storace all'inizio della legislatura». Il provvedimento, intanto, c'è già, scritto nero su bianco e pronto per essere portato in consiglio. Il testo della legge è compo. sto da tre articoli che prevedono che la Regione si faccia carico di organizzare convegni, mostre, manifestazioni espositive e di spettacolo su argomenti di particolare signi¬ ficato per la storia e la cultura italiane. Ed inoltre assegni premi e borse di studio ai giovani per attività e tesi di laurea di particolare interesse culturale in ambito scientifico, filosofico, artistico e letterario e infine conceda contributi a sostegno di pubblicazioni che abbiano come obiettivo la divulgazione della conoscenza del patrimonio storico e culturale italiano. «Distribuiremo anche una copia della Costituzione ai ragazzi delle scuole», puntualizza Storace ricordando che da tempo la Regione sta lavorando per diffondere i valori nazionali tra i ragazzi. Già lo scorso maggio, era stato distribuito a tutti gli alunni di quinta delle scuole elementari del Lazio, un «kit del patriota», un pacco-regalo con un saggio sulla storia dell'Inno d'Italia, la bandiera tricolore e un od con l'Inno italiano e quello europeo. Storace poi lascia all'assessore agli Affari Istituzionali, Donato Robilotta, la replica a Ds e Rifondazione. «Vedremo se la sinistra dimostrerà di tenere ai valori nazionali di cui parla sempre il presidente della Repubblica, così come sembra di fare a parole quando elogia i discorsi del presidente Ciampi. Auspichiamo dice Robilotta - che su questi valori ci possa essere il consenso dell'intero Consiglio regionale. È evidente che, proprio nel momento in cui stiamo costruendo uno stato federalista, sia importante rimarcare il nostro attaccamento a questi valori, simbolo dell'unità nazionale». «Quanto alle accuse fatte a Bossi dalla Rodano e da Bonadonna - conclude - dovrebbero sapere che la modifica del titolo V della Costituzione fatta dall'Ulivo, a colpi di maggioranza, ha creato molti più problemi di quanti ne ha risolti. E il testo di Bossi risolve una parte dei problemi creati da questa riforma». Cinquecentomila in piazza per San Silvestro tra il concerto a Cinecittà e i fuochi d'artificio e il corteo delle macchine volanti in centro. Il sindaco Veltroni: «Uno spettacolo fantastico». Ma anche una notte di solitudine per alcuni e di bei gesti come quello di Tetti verso una giovane fan. Ieri mattina la Marcia della Pace e il Capodanno dei Bambini (nelle foto). SERVIZI A PAG. 2 E PAG. 3 POLEMICHE i i i o o e à a l x'^n(\iuu\rM -1 FRANCESCO STORACE Anno nuovo vita nuova

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