lavori sociali al posto della condanna di Antonella Perotti

lavori sociali al posto della condanna IL CASO A CHIERI, RIGUARDA UN MAROCCHINO CHE SAREBBE STATO OBBLIGATO A RIMANERE IN CASA lavori sociali al posto della condanna E' la pena scelta da un automobilista davanti ai giudice di pace Antonella Perotti CHIERI Guidi ubriaco? Procuri lesioni in una rissa o in un litigio condominiale? Rischi di ritrovarti con un pennello a tinteggiare i muri del municipio o ad accompagnare disabili e anziani. Mohammed Kabbori, 48 anni, marocchino, ieri a Chieri davanti al giudice di pace Ferruccio Gotta ha scelto di scontare la pena per guida in stato di ebbrezza svolgendo «lavori di pubblica utilità». E' il primo imputato a utilizzare questa nuova convenzione tra uffici giudiziari e Comune che permette a chi ha commesso reati di piccola entità di svolgere un servizio per la comunità, magari nei weekend, anziché restare recluso in casa per trenta o quaranta giomi. Mohammed, che vive con la sua famiglia a Castiglione Tinella, vicino a Cuneo, dove fa il bracciante, ha un regolare permesso di soggiorno e lavora sodo. Però una sera, non sa nemmeno lui come, si è lasciato andare, ha alzato il gomito infrangendo il divieto della religione musulmana. Una pattuglia dei carabinieri lo ha fermato mentre guidava la sua auto completamente ubriaco ed è finito in aula. «Ecco, Allah mi ha punito - dice scuotendo la testa -. Non lo rifarò più. Ma credo sia giusto lavorare per la comunità» anche se si capisce che ne farebbe volentieri a meno. Il giudice di pace Gotta lo ha condannato a trenta giomi di permanenza domiciliare che ha preferito trasformare in 40 giomi di servizi di pubblica utilità per il Comune di Chieri. Restano da stabilire orari e mansioni. Chieri è un comune pilota su questa strada, nella provincia solo Torino, Chivasso e Giaveno offrono una possibilità analoga, ma ristretta all'impiego nei canili municipali e nei servizi cimiteriali. Il Comune chierese, invece, ha ampliato i lavo¬ ri di pubblica utilità all'accompagnamento dei disabili, alla manutenzione, alla vigilanza durante le manifestazioni sportive. «Non si tratta certo di lavori forzati, sia ben chiaro - spiega Erasmo Geusa, l'avvocato di Kabbori -. La scelta tra la permanenza domiciliare e i lavori di pubblica utilità spetta soltanto all'imputato. Magari può perfino diventare im'opportunità di lavoro e di integrazione sociale». Inoltre può decidere di svolgere questa attività nei weekend o in orari compatibili con il proprio lavoro. E' il giudice di pace Ferruccio Gotta a sottolineare l'aspetto rieducativo ' della pena verso la società: «Nel caso della guida sotto l'influenza dell'alcol si possono assegnare ammende da 774 a 2582 euro o la permanenza domiciliare a seconda delle situazioni. L'alternativa dei lavori di pubblica utilità scatta solo se l'imputato viene condannato alla permanenza domiliare e non a una sanzione pecuniaria. Ma credo che fare qualcosa per la collettività sia un modo giusto per riparare ai piccoli reati che, però, rappresentano una buona fetta di quelli commessi».

Persone citate: Erasmo Geusa, Ferruccio Gotta, Kabbori, Mohammed Kabbori

Luoghi citati: Castiglione Tinella, Chieri, Chivasso, Comune Di Chieri, Cuneo, Torino