Arrestato il titolare dell'«0pen School»

Arrestato il titolare dell'«0pen School» DOPO LA CHIUSURA SENZA PREAVVISO DELLA SEDE DI VIA SANTA TERESA |j Arrestato il titolare dell'«0pen School» La polizia lo blocca all'uscita di un centro commerciale a Milano Giorgio Ballano Avrebbe fruttato oltre 3 milioni di euro la truffa della «Open English School», l'istituto linguistico spagnolo che nei giorni scorsi ha chiuso senza preavviso la sua seconda sede torinese, in via Santa Teresa 7. Questa, almeno, è l'accusa del sostituto procuratore milanese Riccardo Targetti, che nei giorni scorsi ha fatto arrestare per bancarotta fraudolenta il titolare della società, un colosso che opera anche in Spagna, Portogallo e Polonia. Fernando Bianco Garcia Guzman, 38 armi, di Valencia, è finito in manette mentre stava uscendo da un centro commerciale a Milano. Quando si è visto circondato dagli agenti in boiighese, l'imprenditore spagnolo ha pensato a una specie di «spedizione punitiva» da parte di studenti truffati ed ha gridato alle due persone che erano con lui: «Chiamate la polizia». Deve rispondere di reati previsti dalla le^ge fallimentare: distrazione di somme di società per fatti privati, distrazione di beni sociali, occultamento di scrittine contabili, dissipazioni di attività sociali. Secondo la squadra mobile, Garcia Guzman avrebbe rilevato l'azienda prima che il Tribunale la dichiarasse fallita, prosciugandone i conti e trasferendo l'attività ad una nuova società. Il crack della «Open English School» ha travolto oltre 2 mila studenti, un migliaio dei quali a Torino, ed ha portato alla chiusura di altre otto sedi a Milano, Brescia, Monza e Lecco. Molti jiovani sono in apprensione per e rate di rimborso da versare ad alcune finanziarie (Findomestic, Consumit, Fiditalia, Fideuram e Prestitempo fra le altre), che hanno anticipato i soldi agli studenti che non potevano saldare le quote prima dei corsi. Finora solo la Findomestic ha fatto sapere di voler sospendere il pagamento delle rate, in attesa di chiarimenti sulla vera situazione finanziaria della scuola e degli esiti giudiziari dell'inchiesta. Ieri negli uffici torinesi della Federconsumatori si è svolta un'assemblea con circa 200 ex studenti della «Open English», oltre ad una ventina di dipendenti rimasti senza lavoro. L'associazione consumatori affiliata alla Cgil sta preparando un esposto da presentare alla Procura dì Torino e il presidente Diego Calabrese fa sapere che da mercoledì prossimo saranno disponibili i fac-simile deUe lettere da inviare alle finanziarie per chiedere il congelamento del debito. Da Milano intervengono anche Altroconsumo e il Movimen¬ to Consumatori, che annunciano iniziative a favore degli studenti danneggiati dalla chiusura dell'istituto linguistico. Il presidente di Altroconsumo, Paolo Martinello, ha presentato alla Procara di Milano una denuncia per truffa e appropriazione indebita e a sua volta ha chiesto alle finanziarie di bloccare le rate delle cambiali. |j 1 i -«^ ps Il crack dell'istituto ha travolto oltre duemila studenti un migliaio a Torino Gli iscritti decidono le iniziative legali contro la società La sede torinese dell'«Open English School» in via Santa Teresa 7

Persone citate: Da Milano, Diego Calabrese, Garcia, Garcia Guzman, Giorgio Ballano, Guzman, Paolo Martinello, Riccardo Targetti, Valencia