Libera di Bormio, la speranza è Fili di Domenico Latagliata

Libera di Bormio, la speranza è Fili SCI: OGGI LA DISCESA E DOMANI LO SLALOM NON DISPUTATI A CHAMONIX Libera di Bormio, la speranza è Fili L'azzurro secondo nelle prove: «Ma i big non hanno forzato» Domenico Latagliata Tre weekend consecutivi a Bormio fanno assomigliare la Coppa del Mondo di sci a un circuito regionale. La neve, tranne rare eccezioni, non abbonda da nessuna parte e la località valtellinese, sede anche dei Mondiali 2005, bene ha fatto ad accaparrarsi tutte le gare possibili. Si era cominciato il 29 dicembre con una discesa libera maschile (vittoria dello statumtense Daron Rahlves), si è proseguito lo scorso fine settimana con un gigante e uno slalom femminili (successi di Nef e Kostelic), si arriva a oggi e domani con i ragazzi di nuovo protagonisti. In programma, sulla pista Stelvio, una discesa libera e uno slalom speciale, ovvero le gare che avrebbero dovuto disputarsi a Chamonix. A poco più di venti giorni dall'inizio dei Mondiali di St. Moritz, inizia insomma la lunga volata di avvicinamento alla rassegna iridata: dopo Bormio, il 14 gennaio si disputerà un gigante ad Adelboden, il 17-18 e 19 due libere e uno speciale a Wengen, il 24,25 e 26 un superG, una discesa e ime slalom a Kitzbuehel, il 28 uno slalom a Schladming. Si accomodi insomma chi ha benzina a sufficienza: lo statunitense Bode Miller, per esempio, che ha recentemente sorpassato l'austriaco Eberharter in testa alla classifica generale ed è più che mai lanciato verso la conquista della sua prima sfera di cristallo. Non Kristian Ghedina, invece, ancora alle prese con la pubalgia: l'ampezzano, per ricaricarsi sia mentalmente che fisicamente, ha deciso di fermarsi e di rientrare probabilmente a Wengen, avendo ormai St. Moritz come unico obiettivo stagionale. Oggi pertanto (partenza alle 12; Raitre dalle 12,25), le speranze azzurre sono tutte o quasi rivolte al ventenne altoatesino Peter Fili, ieri secondo in prova a un solo centesimo di distanza dallo svizzero Ambrosi Hoffmann. «Non mi aspettavo uh risultato del genere ha dichiarato l'azzurro -, durante la discesa non mi pareva di andare particolarmente forte. La Stelvio però mi piace: anche nella gara del 29 dicembre mi sentivo bone, prima di sbagliare». Lode a lui e al dodicesimo posto di un finalmente vivo Sulzenbacher che ha anche cambiato sci, ma i risultati delle prove vanno comunque pesati con il bilancino. Il nuovo regolamento prevede infatti per i primi trenta dell'ultima prova una partenza in ordine rovesciato: il più veloce parte con il pettorale numero 30, il secondo con il 29 e così via. Ieri, tra quelli che hanno rallentato nel finale per potere avere un numero di partenza migliore, ci sono stati soprattutto l'austriaco Michael Walchhofer, comunque terzo, e lo statunitense Daron Rahlves (5"). Beffato invece Eberharter, detentore della Coppa, che ha chiuso fuori dai trenta (32*). A proposito di Austria: l'ultima vittoria di uno dei suoi atleti, guarda caso lo stesso Eberharter, risale al lontano 14 dicembre (discesa libera di Val d'Isère). Il rientro di «Herminator» Maier - 41 vittorie in Coppa, assente da un anno e mezzo - pare intanto avvicinarsi: addirittura, c'è chi ipotizza un suo impiego prima dei Mondiali elvetici. A volte si avverano anche i miracoli. Il ventenne altoatesino Peter Fili, ieri 20

Luoghi citati: Adelboden, Austria, Bormio, Stelvio