Baldini: i granata scontano la iella

Baldini: i granata scontano la iella Baldini: i granata scontano la iella «Meritano di risalire, ma noi non possiamo fare sconti» Aurelio Benigno EMPOLI Dicono che sia il bello del calcio, forse per il tecnico derÈmpoli Silvio Baldini, non certo per Renzo Ulivieri. Perchè oggi al Castellani si incontrano l'Empoli, che a inizio stagione doveva soffrire in zona retrocessione e che invece si gode i suoi 21 punti contro gli 8 del più titolato Toro. Ecco perchè Baldini tira in ballo le stranezze del pallone: «Mi dispiace per il Torino, ma è proprio l'imprevedibilità che arricchisce il calcio e lo fa diventare più bello». Però il suo Empoli è una certezza. «La nostra fortuna è che lavoriamo da tanti anni insieme, oltre ad avere il grande vantaggio di un settore giovanile che sforna sempre ottimi talenti che non hanno difficoltà ad inserirsi in prima squadra. Questo, credetemi, significa programmare e qui tra le provinciali siamo all'avanguardia». Lo afferma anche Ulivieri. «Ma lui è un amico, non fa testo. Mi conosce da troppo tempo, ha seguito i miei allenamenti, forse il suo giudizio è troppo di parte». Ha detto Ulivieri che qualche squadra che adesso sembra tranquilla cederà, ma non l'Empoli. «Non lo sapevo, ma se l'ha detto lui che conosce il calcio molto bene mi fido. Spero abbia ragione». Arriva un Toro disperato. Come Io affronterete? «Con molto rispetto. Non è affatto disperato il Toro. Sconta tanta iella. Ero al Delle Alpi lunedì scorso e ho visto tutte le partite dei granata: lo condannano solo gli episodi. A Reggio meritava di pareggiare, a Perugia e Piacenza pure, mentre doveva vincere contro Udinese e Roma. Il calcio è così, magari l'anno passato giocava meno bene, creava ancora meno e vinceva partite importanti, adesso meriterebbe di più ma non riesce a fare risultato. Basta una vittoria per cambiare tutto, di sicuro non merita quel posto in classifica». E infatti Ulivieri vuole tornare a vincere. Subito. «Io preparo la partita come sempre. Devo pensare alle insidie da un punto di vista tecnico e tattico, altro non mi interessa. Per noi non esistono partite facili, figuriamoci questa». Al Torino potrebbe arrivare Marchionni, che lei conosce molto bene. Sarà determinante per la salvezza? «Un giocatore non può cambiare una squadra a meno che non abbia la capacità di realizzare 25 reti e di fornire assist in continuazione. Marco è un buon giocatore, è un'ala che conosce bene i movimenti d'attacco, che ha un futuro importante di fronte a sé, ma non ha quelle caratteristiche. Non può da solo fare la differenza. Ma Ulivieri lo conosce molto bene, se lo ha richiesto è perchè sa quanto può essere utile». Lei, invece, avrà Borriello dal Milan? «Non mi piace parlare di mercato, è compito di altri. Qualunque cosa decida la società per me va bene. Ho un gruppo che devo allenare e tutti partono dallo stesso livello. Ci mancano Di Natale e Saudati, qualcun altro non sta molto bene, ma non ci piace piangerci addosso».

Luoghi citati: Empoli, Perugia, Piacenza, Reggio, Roma