LA SALUTE PUÒ ATTENDERE di Eugenia Tognotti

LA SALUTE PUÒ ATTENDERE i COLOSSI FARMACEUTICI PIÙ SENSIBILI Al PROFITTI LA SALUTE PUÒ ATTENDERE Eugenia Tognotti NON è il ciarlatano Dulcamara dell'Elisir d'amore di Donizetti, il farmacista di Santa Maria Capua Vetere che ha preparato un composto su misura con il sildenafil citrato, la sostanza farmacologicamente attiva presente nel Viagra. Quella, per intenderci, che ha come campo d'azione la cura della «disfunzione erettile», malattia tanto più diffusa, si direbbe, quanto più il sesso - o meglio la sua rappresentazione - ha preso a campeggiare, invasivo, indiscriminato, onnipresente, dalla pubblicità alla televisione, alle strade delle città. Ma non è, naturalmente, quel singolo caso a impensierire la potente multinazionale americana del farmaco, la Pfizer. Fermamente decisa a difendere il know-how della produzione del Viagra, è scesa in campo, con un'armata di avvocati, contro la produzione fatta in casa della «pillola dell'amore» (per usare la comune e impropria definizione adottata dai media al momento della sua comparsa sul mercato dei medicinali, diventato più ricco col crescere della buona salute), contro Tàfuri. Come dire Golia contro Davide e la fionda del «preparato galenico». Un nome che evoca immagini di aromatari o speziali, di antiche Farmacopee, di ambienti odorosi di officine farmaceutiche, di estratti secchi, fluidi, polveri, oscurati (mai cancellati del tutto) dalla comparsa sulla scena dell'industria dei medicinali, nata, per lo più, da una costola di quella chimica, a fine '800. Un'industria che, per coprire i costi di produzione e accumulare profitti, deve necessariamente ricorrere a brevetti. Il fatto è che il dottor Tafliri non è certo l'unico a usare nella preparazione di composti «su misura» il sildenafil citrato, che in alcuni paesi come India, Brasile, Cina non è coperto da brevetto. Cosi, dalle antiche vie della seta arriva ora, indirizzata a distributori italiani, la sostanza base del farmaco, intorno a cui, accusa la Pfizer, si sarebbe creato un vero e proprio business, con la produzione di preparati a costi più contenuti di quelli del Viagra. E privo, anche, di controllo di qualità sulle dosi, la purezza della sostanza attiva e degli eccipienti. C'è da sospettare però che sia l'argomento dei profitti quello a cui i colossi farmaceutici sono più sensibili e in nome del quale sono disposti - come è noto - a chiudere gli occhi sul disperato bisogno di medicinali da parte delle popolazioni nel Terzo Mondo, martoriate dall'Aids. Peraltro, le preoccupazioni del colosso Pfizer non sono di questi giorni. Da tempo i vertici della multinazionale del nostro paese seguivano con preoccupazione le offerte di Viagra generico a prezzi stracciati nelle e-pharmacies, inferiori a quelli del prodotto «ufficiale»: una minaccia, per un mercato già affollato di un'infinità di prodotti che promettono di agire sull'eros, evidentemente svigorito e accasciato, del maschio italico.

Persone citate: Donizetti, Golia

Luoghi citati: Brasile, Cina, India, Santa Maria Capua Vetere