Juve dopo il caso Trezeguet il solo portavoce

Juve dopo il caso Trezeguet il solo portavoce LA SOCIETÀ BIANCONERA PER METTERE FINE ALLE VOCI SULL'ATTACCANTE FRANCESE DECIDE DI LIMITARE INTERVISTE E PRESENZA AGLI ALLENAMENTI Juve dopo il caso Trezeguet il solo portavoce TORINO Giro di vite della Juventus nella comunicazione con i media: d'ora in poi la squadra parlerà con i giornali solo tre volte la settimana. E si potrà assistere solo agli allenamenti del martedì e del giovedì. Le nuove disposizioni hanno creato malumore nei giornalisti, che hanno deciso di evitare l'intervista di giornata con Thuram. Sono stati l'ufficio relazioni esteme e l'ufficio stampa a comunicare le nuove disposizioni ai cronisti. Questa decisione arriva dopo giorni travagliati, in cui il caso Trezeguet ha tenuto banco: prima il francese ha esternato, durante il viaggio negli Emirati Arabi, la propria insoddisfazione per un trattamento economico ritenuto inadeguato. Poi, la ridda di voci spagnole, che volevano il giocatore vicino all'accordo con un paio di club. Ancora, le smentite dei dirigenti sulla possibile partenza del bomber, infine l'intervista esclusiva concessa dallo stesso Trezeguet al «Corriere della Sera», in cui il centravanti dichiara che non se ne andrà dalla Juventus e che le sue parole erano state travisate. Anche sul piano medico è stato attuato un giro di vite: i bollettini, infatti, non verranno più stilati giornalmente, ma settimanalmente, con la sola eccezione di infortuni seri, che verranno comunicati dall'ufficio stampa in tempo reale. I due allenamenti che i cronisti potranno seguire fisicamente sono quello del martedì quando il giorno dopo la squadra non gioca in Coppa e il giovedì quando ha giocato il giorno prima. Assoluta privacy, dunque, attorno al corpo della squadra, blindata attorno a Marcello Lippi e alla dirigenza, che è sempre stata un modello di compattezza, un blocco unico, anche se diversificato sulle mansioni, riguardo alla filosofia generale dell'equipe di lavoro. Né sono previste, almeno per l'immediato futuro, iniziative come uno «Juventus Channel», analogo a quello di Milan o Roma, che permettono di seguire in tempo reale la giornata di lavoro della squadra. La «mixed zone» degli spogliatoi, cioè la zona in cui tutti i media, giornali, radio e tv, pos- sono colloquiare con tutti i giocatori dopo la partita al Delle Alpi, è stata per il momento sospesa per motivi tecnici, ma verrà ripristinata non appena saranno ultimati i lavori di adeguamento di alcune strutture alle norme di sicurezza previste dalla legge. La mixed zone, richiesta dall'Ussi per avere contatto libero con tutta la squadra, era stata prontamente accordata dalla stessa Juventus qualche mese fa. L'iniziativa della Juventus è «di particolare gravità e lesiva dei diritti di informazione». Lo sostiene l'Ussi (Unione stampa sportiva italiana) Gruppo Subalpino in una nota a commento «della nuova disciplina dei rapporti con la stampa» attuata oggi dalla società bianconera. Una disciplina - sottolinea l'Ussi - che «restringe in maniera esagerata le possibilità di lavoro e di informazione da parte dei cronisti durante l'arco della settimana». «L'Ussi Subalpino conclude la nota - ha provveduto a informare con tempestività la presidenza nazionale che af¬ fronterà e approfondirà il problema nel corso della prossima riunione del Consiglio direttivo nazionale a Potenza il 14 e 15 gennaio». Intanto contro la Reggina, Lippi spera che la squadra riprenda a giocare un calcio da prima della classe, dopo i balbettii di Perugia dove s'è interrotto solo nel risultato, grazie a una gran giocata di Camoranesi, il filetto di prestazioni negative in campionato: la speranza è che la prova di Abu Dhabi (prima sconfitta di una squadra italiana contro gli arabi) sia stata davvero il frutto di una vacanza mal spesa. Tacchinardi e Monterò sono in difficoltà e il loro recupero è difficile. Lippi è sempre più intenzionato a schierare contro la Reggina Zambrotta terzino sinistro, Thuram in mezzo alla difesa. Conte a centrocampo e la coppia Del Piero-Trezeguet in attacco. Malumore dei giornalisti che ieri hanno evitato il previsto colloquio con il difensore Thuram Fissate restrizioni anche dal punto di vista medico: bollettini una volta alla settimana Secondo le nuove disposizioni l'allenatore della Juventus Marcello Lippi parlerà con i giornalisti solo due volte alla settimana

Luoghi citati: Abu Dhabi, Emirati Arabi, Perugia, Potenza, Roma, Torino