Bonifica nel Museo di Cavalleria

Bonifica nel Museo di Cavalleria PINEROLO, IL COSTO COMPLESSIVO DELL'INTERVENTO E' DI 20 MILA EURO Bonifica nel Museo di Cavalleria Un sistema all'avanguardia contro i tarli che minacciano i cimeli PINEROLO I carri da guerra, esposti nelle austere sale del Museo Nazionale di Cavalleria di Pinerolo, hanno superato indenni decine di battaglie, ma ora per difendersi dall'assalto dei tarli hanno bisogno di chiedere rinforzi. In loro aiuto sono arrivali, con le loro tute rosse, i tecnici della Rentokil Pesi Control, una azienda leader nel settore degli interventi di bonifica che grazie ad una tecnica sofisticatissima dovranno debellare questo pericolo. Per la prima volta questa azienda opera in Piemonte, ma al sua attivo ha già degli interventi eseguiti a Palazzo Pitti e su alcune comici con opere del Tiepolo. Già ieri nella sala del pianterreno tre carri e una carrozza sono stati sigillati all'interno di speciali camere d'alluminio da dove è stalo tolto l'ossigeno e immesso dell'azoto. Dopo 35 giorni di questo trattamento le carrozze verranno liberate da questi involucri e potranno essere nuovamente ammira- te per la loro bellezza e ricordale per il ruolo che hanno avuto. «Sapere che questi cimeli si stavano deteriorando giorno dopo giorno spiega il tenente colonnello Dieni, diretlore dello storico museo - era per me un vero tarlo, grazie alla disponibilità dimostrata dall'Esercito è stalo possibile ricercare la tecnologia più sofisticata e anche quella che garantisce il miglior risultato. Costo della bonifica 20.000 euro. Ma l'intervento dei tecnici verrà esteso anche ai piani superiori del museo dove verranno installate delle trappole luminose in grado di catturare lutti gli insetti e anche di effettuare dei periodici monitoraggi». La tecnica utilizzata dalla Rentokil, denominata Controlied Atmosphtre Tecnology, provoca la morte dei parassiti senza usare sostanze tossiche, togliendo l'ossigeno e immettendo dell'azoto. Spiega Gianfranco Magri, responsabQe dell'intervento a Pinerolo: «Si opera in atmosfera controllata, intomo ai carri abbiamo costruito dei Subbie Cai, grossi sacchi con una strato di alluminio all'esterno e uno di pvc all'interno termosaldati. Abbiamo anche costruito queste camere per dipinti di 5 metri per 4. Poi con un sistema di monitoraggio si procede all'immissione dell'azoto, un gas non tossico e per questo motivo i musei possono restare aperti». [a. gia.l In azione i tecnici anti-tarme

Persone citate: Dieni, Gianfranco Magri, Mila Euro, Tiepolo

Luoghi citati: Piemonte, Pinerolo