Romeno «vende» la moglie ma era soltanto un raggiro di M. Nu.
Romeno «vende» la moglie ma era soltanto un raggiro LA POLIZIA SCOPRE TRAFFICO DI PROSTITUTE Romeno «vende» la moglie ma era soltanto un raggiro «Hanno sequestrato mia moglie, la costringono a prostituirsi e per liberarla mi chiedono 500 euro». Vasile Guicin, 25 anni, romeno, s'è presentato trafelato in questura. Era il 2 gennaio e subito è scattato il blitz della squadra mobile di Torino. Due giorni di indagini, caso risolto, sgominata la banda di sfruttatori di prostitute. «Un racconto rivelatosi vero solo a metà», ha spiegato il vice capo della squadra mobile, Sergio Molino. Sua moglie, infatti, Dana Guicin, una bella ragazza di 18 anni, era finita nelle mani dei delinquenti grazie ad un piano studiato a tavolino dalla coppia. Arrivati a Torino a metà dicembre - secondo quanto la donna ha poi raccontato ai detective della mobile - Vasile ha venduto la moglie, inizialmente consenziente, alla banda, per 1500 euro, dopo un incontro a Porta Nuova. Avevano un piano: lei sarebbe fuggita dopo alcuni giorni. Impresa che però non è riuscita, non è mica facile ingannare il racket, e così Vasile, temendo di restare «cornuto e mazziato» s'è precipitato dalla polizia. Dana si è ritrovata infatti ridotta in schiavitù e costret¬ ta a prostituirsi insieme ad una decina di altre ragazze romene di circa 20 anni. A gestire l'attività illecita erano Alessandro Cerone, 34 anni, di Rivarolo Canavese, Mario Vizzini, 43 anni di Caluso e il romeno Marcel Beniamin Rusu. Le ragazze erano alloggiate in una villetta a due piani a Rivarolo Canavese, dormivano su brandine e mangiavano solo una volta al giorno. Chissà poi perché, visto che i guadagni, ogni notte, erano ingenti. Le indagini hanno portato all'arresto di altre due donne per concorso nei reati contestati mentre un altro romeno è stato indagato. Vasile Guicin, il marito che avrebbe venduto la moglie, è stato denuncialo. «Non è vero che l'ho venduta, era solo un modo per guadagnare due soldi, in attesa di trovare un lavoro». Adesso la squadra mobile sta cercando di ricostruire tutti i collegamenti tra il racket e la Romania, per individuare il canale attraverso il quale «passavano» le donne extracomunitarie per essere poi avviate alla prostituzione a Torino e anche nel Canavese. [m. nu.]
Persone citate: Alessandro Cerone, Dana Guicin, Mario Vizzini, Rusu, Sergio Molino, Vasile Guicin
Luoghi citati: Caluso, Rivarolo Canavese, Romania, Romeno, Torino
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