In tribunale la sua sedia resta ancora vuota

In tribunale la sua sedia resta ancora vuota CONDANNATO A DIECI MESI PER LA TENTATA EVASIONE In tribunale la sua sedia resta ancora vuota a II Pm Nicola Serianni aveva chiesto il massimo della pena (un anno), e l'aggravante (quattro mesi) per Maurizio Minghella. Il giudice Pietro Brovarone ha deciso di accogliere la tesi avanzata dalla difesa con l'avvocato Nicoletta Solivo. Ieri mattina, in tribunale, al processo per direttissima per evasione il serial killer non si è presentato. E' rimasto nel carcere di Cuneo, dove era stato trasferito poco dopo la tentata evasione. Un istituto più adeguato alla sua pericolosità. In aula, il pm Nicola Serianni ha sentito il caposcorta Roberto Cesarini (che Insieme a due colleghi lo aveva portato al Degli Infermi), poi l'appuntato Giancarlo Italiano, autore in prima persona dell'arresto nei prati vicini alla Trossi, dove era stato intercettato dalla pattuglia dei carabinieri. «Durante la fuga ha spiegato l'appuntato - Minghella mi urlava "attento sono armato", ho sparato due colpi in aria per intimargli l'alt ma quando ho capito che era disarmato l'ho raggiunto e bloccato alle spalle». Il capo della Omicidi della squadra mobile, Marco Basile, che l'ho arrostò nel marzo 2001 : «La prima cosa che ha detto dopo l'evasione è stata: "E' una fortuna che mi abbiate preso altrimenti a Sparagna 2 o 3 pallottole in testa non gliele levava nessuno". Era arrabbiato e già in passato aveva mostrato questo tipo di risentimento».

Persone citate: Giancarlo Italiano, Marco Basile, Maurizio Minghella, Minghella, Nicola Serianni, Nicoletta Solivo, Pietro Brovarone, Roberto Cesarini, Trossi

Luoghi citati: Cuneo