movimenti e la sindrome del Cinese di R. I.

movimenti e la sindrome del Cinese mm GLI «ESCLUSI» DAL SUMMIT DI FIRENZE: DISOBBEDIENTI, GIOVANI COMUNISTI, COBAS movimenti e la sindrome del Cinese ROMA SERGIO Cofferati ha fatto una cernita nel movimento new global, scremando gli «interlocutori a lui più vicini» - Arci e Rete Lilliput e magari un pezzetto del Prc - che incontrerà alla kermesse girotondista di Firenze dopodomani? Gli esclusi dicono di sì. Cobas, Disobbedienti, Giovani Comunisti, insomma: l'ala più radicale del «movimento dei movimenti» e, oltre a loro, Vittorio Agnoletto intravedono il rischio di spaccature. Non fanno la parte degli offesi per non essere stati invitati al raduno diretto da Nanni Moretti, in quella Firenze che solo nel novembre scorso ospitò il loro Forum Sociale Europeo. Né aderiscono ai ragio¬ namenti «politico-partitici» di Bertinotti. Dicono di pensare ai «contenuti» e aspettano Cofferati e i cofferatiani-morettiani alla «prova del fuoco»: quella della guerra in Iraq. «Trovo molto poco comprensibile - dice Agnoletto - che si sia scelto, a pochi mesi dal Forum, di organizzare a Firenze un incontro che ha coinvolto solo una parte del movimento contro la globalizzazione neoliberista». «Sugli organi di stampa l'incontro del 10 gennaio a Firenze viene presentato come un'assise tra movimenti e politica spiega Nicola Fratoianni dei Disobbedienti e Giovani Comunisti toscani - ma è solo una parte del movimento e una parte della politica». Luca Casarini frena sul rischio spacca¬ tura. Per lui «Bertinotti dice cose al momento solo probabili. È giusto vedere quello che succede». Ma «il movimento non deve avere nessuna paura, non basta Cofferati a spaccarlo», aggiunge. «Il punto vero è la guerra che, quando e se scoppierà, imporrà al movimento di agire e al potere di attaccarci. Cofferati? Lo voglio vedere con noi a occupare le ambasciate, sennò è una star che conta poco: quando si è star bisognerebbe utilizzarsi per gli altri e non per se stessi». Sulla stessa linea di pensiero Piero Bemocchi dei Cobas che intravede nella presenza di Cofferati e di alcuni leader della sinistra alla riunione di Firenze «un tentativo di egemonizzare il movimento». , [r. i.]

Luoghi citati: Firenze, Iraq, Roma