Giardino disegnato da bimbi e architetti di Patrizio Romano

Giardino disegnato da bimbi e architetti COINVOLTI GLI SCOLARI DI ELEMENTARI E MEDIE E PROFESSIONISTI FRANCESI Giardino disegnato da bimbi e architetti Nel progetto di recupero della Borgata Paradiso di Grugliasco Patrizio Romano GRUGLIASCO Disegnare e costruire il proprio giardino con tanto di scivoli e altalene: un sogno di tutti i bambini. E qualcuno, da piccolo, ha tentato di realizzarlo, più con l'immaginazione che con i mattoncini delle costruzioni. Ma i bambini di Grugliasco questo sogno lo stanno realizzando davvero. In questi giorni, infatti, alcuni esperti della società francese ((Atelier de l'Unai» stanno studiando, con i ragazzi delle scuole medie ed elementari di Borgata Paradiso, il nuovo giardino del quartiere. «Per il momento sono coinvolte solo due classi del plesso scolastico - spiega l'assessore Nadia Marabese -. Ma in seguito ognuno darà il suo contributo, per disegnare e costruire i giochi». L'intento dell'amministrazione, che sta lavorando al Piano di recupero urbano della borgata, formata da palazzoni in edilizia popolare, è quello di rendere partecipi i residenti al progetto. E i primi a partire saranno i ragazzi. «Spetterà a loro non danneggiare i giochi quando saranno grandi, visto che li hanno disegnati da bambini - dice l'assessore -. Un esperimento per il momento unico in tutta Italia, ma che in Francia, in realtà come alcuni quartieri disaggregati e interculturali di città quali Marsiglia e Nancy, ha dato ottimi risultati». Gli architetti d'Oltralpe, negli incontri con gli studenti, cercheran- no di conoscere l'ambiente in cui verranno collocati i giochi e anche accogliere le idee, le proposte dei giovani progettisti. «Si tenterà di trovare un evento, una traccia del passato del quartiere che faccia da filo rosso - ammette la Marabese -, oppure si inventerà una storia o si riprodurrà una favola esistente». Perché i giochi, costruiti in legno e senza abbattere alberi delle foreste francesi, sono in realtà delle sculture con forme di scivoli, dondoli, castelli e arrampi¬ cate. E verranno realizzali nei laboratori dell'Atelier sulle bozze disegnate dai ragazzi. Ma il progetto non si ferma qui. «Gli architetti parleranno anche con gli adolescenti e gli adulti precisa l'assessore -, perché i giardini da realizzare sono tre». Così i grandi del centro sociale e delle associazioni sportive daranno idee per delineare il loro spazio. «Chessò, ad esempio con un'area per incontrarsi, stare insieme e parlare» dice la Marabese. E la stessa cosa faranno gli anziani del centro d'incontro per il loro angolo di verde. A seguire le fasi del progetto e dare una mano sarà l'associazione torinese «Città possibile». «Per il momento è una scommessa, l'idea di riuscire a realizzare della progettualità partecipata confessa l'assessore -. Forse solo un sogno, ma speriamo vada in porto, e che possa avere altri proseliti. Noi, dal conto nostro stiamo già pensando ad altre aree da riqualificare». Perché il sogno continui.

Persone citate: Marabese, Nadia Marabese

Luoghi citati: Francia, Grugliasco, Italia, Marsiglia, Nancy