«Domenica in» a Torino per lanciare le Olimpiadi di Maurizio Tropeano

«Domenica in» a Torino per lanciare le Olimpiadi «Domenica in» a Torino per lanciare le Olimpiadi La trasmissione di Mara Venier sarà sotto la Mole il 9 febbraio Pista di bob, ora spunta l'ipotesi di un trasferimento a Cervinia Maurizio Tropeano Il 9 febbraio in diretta dal Lingotto la signora della domenica televisiva, Mara Venier, trasformerà le sei ore della popolare trasmissione in un trampolino di lancio per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Questa mattina l'assessore regionale allo Sport, Ettore Racchelli, incontrerà il direttore di Rai 1, Fabrizio Del Noce, per definire modalità e contenuti della puntata e per parlare anche dei costi economici per il trasferimento di tutto il cast eli «Domenica In» sotto la Mole. Spiega Racchelli: «Oggi verificheremo la richiesta dell'azienda di Stato. Da parte nostra inizieremo la ricerca di uno o più sponsor in grado di coprire le spese». Ancora da definire contenuti e ospiti della puntata che avrà come studio centrale uno dei grandi saloni dell'ex fabbrica di auto e che vedrà sicuramente collegamenti in diretta con le località della Val di 5usa e «iella Val Chisone sedi della gare. ' La speranza della Regione, ma anche del Comune e della Provincia di Torino, del Comitato Organizzatore e dell'Agenzia 2006 e che la diretta televisiva serva a convincere grandi aziende pubbliche e private delle grandi opportunità dal punto di vista dell'immagine che può assicurare la sponsorizzazione dell'evento sportivo. E sempre in materia di reperimento di risorse Racchelli, per conto della cabina di regia, avrà il compito di sollecitare il Governo a firmare il decreto che mette a disposizione quasi 150 milioni di 6 previsti dalla Finanziaria del 2002. Ieri, intanto, la cabina di regia ha dato il via libera all'accordo di programma tra la Regione Piemonte, il comune di Cesana e una serie di soggetti privati per l'acquisizione dell'area destinata ad accogliere l'impianto della pista di biathlon. L'intesa, resa possibile dall'intervento dell'assessore regionale all'Urbanistica, Franco Maria Botta, prevede il passaggio entro il 30 di gennaio della proprietà dell'ex colonia dell'Italsider al comune di Cesana in cambio della concessione di una serie di diritti urbanistici che consentiranno ai vecchi proprietari di realizzare un albergo con 400 posti letto. I locali dell'ex colonia saranno ristrutturati e adibiti a struttura polifunzionale per atleti e giornalisti. I soldi, 10 milioni, li tira fuori il Toroc guidato da Valentino Castellani. Resta problematica, invece, la questione dell'impianto per il bob. Domani l'Agenzia 2006 darà il via libero al progetto definito della pista che dovrebbe essere realizzata tra Cesana e a San Sicario. Il condizionale è d'obbligo perché sulla vicenda pesano una serie di richieste di chiarimento avanzate dal governo attraverso il ministro Franco Frattini. Il titolare della Farnesina ha chiesto all'Agenzia assicurazione sui costi (che dovrebbero ammontare ad oltre 55 milioni di C) e sull'im¬ patto ambientale del progetto. A destare preoccupazione è la quantità di materiale che dovrebbe essere trasportata in valle - si parla di migliaia e migliaia di metri cubi - e la vicenda della diga. Ecco perché è tornata d'attualità l'ipotesi di utilizzare le strutture già esistenti la prima in Francia (Abertville) e la seconda in Val d'Aosta (Cervinia). La questione è stata affrontata dal presidente Enzo Ghigo nel corso di alcune riunioni della Giunta regionale. Il Governatore, nel caso la localizzazione di Cesana dovesse essere scartata da Palazzo Chigi, avrebbe espresso una preferenza per Cervinia. Provincia, Comune di Torino e Toroc, invece preferirebbero non spostare la sede dell'impanto. Ghigo, comunque, esaminerà il caso in un prossimo incontro con Frattini.