Con Ferrari e Maserati l'Italia va in passerella

Con Ferrari e Maserati l'Italia va in passerella SI APRE SABATO A DETROIT IL PRIMO GRANDE SALONE DEL 2003 Con Ferrari e Maserati l'Italia va in passerella Rassegna sfarzosa per esorcizzare i problemi dell'industria mondiale Successo della Kubang GT Wagon: per Giugiaro e Montezemolo «è un bellissimo sogno che merita in futuro di diventare una realtà» Piero Bianco inviato a DETROIT C'è tanta Europa in vetrina a Detroit, e sempre più Asia. L'Auto Show del Nord America, che aprirà al pubblico da sabato al 20 gennaio inaugurando la stagione mondiale dei grandi saloni, accende la ribalta su stand mai così sfarzosi (quello Ford da solo è costato 6 milioni di dollari) e s'inventa iniezioni d'ottimismo per esorcizzare conti economici a rischio. Ma dietro le quinte riflette i problemi globali dell'industria automobilistica. Gli Stati Uniti hanno chiuso l'anno con un calo d'immatricolazioni dell'l,90Zo, nonostante l'impennata del 9,90Zo in dicembre, dovuta a strategie mirate. Il colosso General Motors, ad esempio, ha applicato sconti di 3 mila dollari e finanziamenti a tasso zero per la maggior parte dei modelli (tranne quelli d'alta gamma Cadillac, Hummer, Saab e Chevrolet Corvette). Li rinnoverà, mutato da Ford, fino a febbraio per contrastare la programmata flessione. Chrysler ci sta pensando, anche se finora ha contestato la strategia degli incentivi: «Non abbiamo voluto sposare soluzioni che drogano il mercato - ha detto Dieter Zetsche, presidente della partner americana di Daimler - però siamo sulla buona strada per raggiungere un utile operativo di 2 miliardi di dollari. Anche se il primo trimestre del 2003 si annuncia durissimo per il rincaro del petrolio, l'aumento dei costi sanitari e di quello del lavoro in Usa». La sfida fra i Big Three di Detroit è. senza esclusione di colpi. Al Salone si consuma a livello di concepì cars, non tutte azzeccate. L'orientamento è chiaro: domina il concetto di Suv, largo al veicolo spazioso multiuso declinato in mille possibili varianti. Ogni costruttore ne propone uno diverso. L'America è diventata nel 2002 terra di conquista per le marche europee (più 2,20Zo, merito soprattutto di Bmw e Mercedes), oltre che per i coreani (più 2,50Zo) e i giapponesi (più I,50Zo, con Toyota, leader delle marche straniere, che insidia da vicino il 10,40Zo di quota domestica Ford). E' europea, negli Usa, perfino l'Auto dell'Anno: la giuria ha votato a sorpresa la Mini, premiando un mito d'oltre oceano. L'Italia gioca, in questo puzzle complesso, le proprie carte abituali: il fascino intramontabile delle sportive di lusso, la forza dell'innovazione. Non a caso è atato ancora il binomio FerrariMaserati a dominare la scena delle anteprime. Con il Tridente in grande evidenza, perché è piaciuto molto (e a tutti) il prototipo Kubang GT Wagon realizzato in soli due mesi da Giorgetto Giugiaro, ancora una volta abilis¬ simo a cogliere le nuove tendenze trasformandole in raffinati progetti. «La concorrenza è sempre più esasperata - sottolinea il designer - e per restare al vertice bisogna creare tipologie diverse di vetture. Bisogna distinguersi. Kubang è nata così, di getto, figlia di un'idea innovativa». Entusiasta Luca Montezemolo dell' accoglienza riservata al concept Maserati (imo studio per ora statico) battezzato come il vento di Giava: lungo 4,984 metri, largo 1,942, alto 1,650 è concepito per ospitare un motore V8 4.2 da 390 Cv che può spingerlo a 255 l'ora. «Volevamo una macchina diversa dai classici Suv, più bassa e guidabile come una granturismo ma molto abitabile, scattante e con 4 ruote motrici. Il portellone sdoppiato consente di ospitare anche carichi ingombranti. Una vettura per tutti, da sport e tempo libero. Speriamo di poterla produrre, anche se non a breve scadenza. Dipenderà dal mercato. Sogni così belli meritnno di tradursi in realtà». Montezemolo sottolinea la scalata del Tridente: «Due anni fa eravamo fuori dal mercato americano, ora per Maserati è un punto di forza. Merito del nostro spirito d'innovazione a 360 gradi. In una situazione di mercato difficile, le vendite Ferrari sono cresciute nel 2002 del 180Zo, molte proprio qui in America». Nel 2004 si apriranno nuovi scenari, con l'ingresso in Russia e Cina. Giugiaro, gettonatissimo anche dai media americani, sottohnea come «Detroit sia mutato negli anni, diventando un Salone molto europeo, da esportazione, a differenza di Tokyo che esprime ancora soprattutto le mode e le linee orientali». Emblema dello sport ehtario italiano, con il polo modenese, è pure Lamborghini (sebbene oggi sia di proprietà Audi-Volkswagen). L'azienda di Sant'Agata Bolognese presenta un concept derivato dalla Murciélago, interpretata per l'occasione in versione «barchetta». Un modello che potrebbe essere prodotto fra due anni. «Nel 2002 - osserva il presidente Greco - abbiamo venduto 430 Murciélago, il 350Zo delle quali in Usa. I conti economici sono tornati all'utile prima del previsto». L'obiettivo per il 2003 è salire a mille vetture, con l'arrivo della nuova Gallardo (motore 10 cilindri da 500 Cv, carrozzeria in alluminio, cambio a 6 marce o sequenziale): debutterà al Salone di Ginevra in marzo e sarà costru- ita in 600 esemplari da maggio. Molte idee all'Auto Show nordamericano, che si pavoneggia con 38 debutti mondiali (20 sono concept). E anniversari importanti. Ford e Buick celebrano il centenario. Bill Ford era davvero commosso, nella grande serata della memoria, arricchita da un filmato che ha ripercorso a ritroso un secolo di storia americana. La Ford espone una raffica di curiosità, addirittura 15 nuovi modelli, tra cui il pick-up F-150, in vendita dal 2004, la Lincoln Navicross, la divertente e polie¬ drica compatta modulare Model U tutta riciclabile, la Freestyle Fx. Decisamente bella la Aston Martin AMV8 Vantage. Consensi allo studio Bmw xActivity e al prototipo Audi Pikes Peak Quattro, moderna cross over a sette posti. Dall'alto in basso, la Maserati Kubang GT Wagon, stella del Salone di Detroit, e l'Aston Martin AMV8 Vantage