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Eni penalizzata dall'Opec IL PUNTO SUI MELATI Eni penalizzata dall'Opec SEDUTA delle Borse europee, interamente impostata al ribasso sulla scia dell'avvio negativo di Wall Street (-l,l0Zo Nasdaq e -0,660Zo Dow Jones). Le vendite hanno aifossato in particolare il comparto dei titoli tecnologici (-4,507o il sottoindice Eurostoxx di settore), di quelli dell'auto (-3,507o), nonché i petroliferi (-2,507o). Parigi ha lasciato sul parterre il 2,1207o, Londra lo 0,807o ed Amsterdam 1' 1,807o. Zurigo ha limitato il calo allo 0,1007o mentre Francoforte (al momento della chiusura delle altre piazze) cedeva il 2,707o. A Milano il Mibtel ha perso lo 0,9407o e ilMib301oO,9807o. A parte il «caso Fiat» (ne parliamo nelle pagine precedenti), forte calo delle Stm (-3,907o) che così hanno trascinato in basso anche Finmeccanica (-211407o), visto che la società detiene una partecipazione del 1807o nell'azienda italo-francese. Anche la conferma da parte dell' Opec di una riunione straordinaria domenica prossima per discutere la proposta di incrementare la produzione di greggio ha pesato sull'Eni (-2,507o) nel giorno in cui il gruppo del «cane a sei zampe» ha annunciato l'acquisto in Spagna di 130 stazioni di servizio e un deposito della Saras Energia. Tra le blue chips ben comprate, invece, le Telecom Italia {-l-207o). Secondo i trader si è trattato di un rimbalzo tecnico, dopo lo scivolone della vigilia a seguito del tagho del rating attuato dagli analisti di Lehman Brothers. Nella galassia di Tronchetti Provera sono salite anche OUvetti (4-l,1707o) e Pirelli (4-2,1207o). Giù invece il risparmio gestito nonostante le anticipazioni di Assogestioni sulla raccolta fondi a dicembre (positiva per il terzo mese consecutivo). Ancora deboli, infine, le Sai-Fondiaria (-3,4 per cento). [fra. bui.]