Alpignano, disco orario vicino alla stazione di Patrizio Romano

Alpignano, disco orario vicino alla stazione IL SINDACO DIFENDE LA SUA DECISIONE: «LA SITUAZIONE IN QUELL'AREA ERA DIVENTATA INGESTIBILE» Alpignano, disco orario vicino alla stazione Protesta dei pendolari: penalizzato chi usa il treno per non inquinare Patrizio Romano ALPIGNAN0 La Befana, ad Alpignano, non si è portala via solo le feste, ma anche alcuni posteggi davanti alla stazione ferroviaria. E lunedi mattina numerosi pendolari si sono trovati la sorpresa: in piazza Roboni e in via Mazzini 15 posti auto, su una quarantina, sono stati trasformati in zona disco di un'ora, dalle 9 alle 19, nei giorni feriali. Decisione presa dal sindaco con un'ordinanza del 5 dicembre 2002, con decorrenza a partire da sabato scorso. Suscitando così le proteste dei pendolari che tutte le mattine, dalle città della zona Ovest, raggiungono Alpignano per prendere il treno. «Un provvedimento senza senso - sbotta Rossella Gola, che abita a Villarbasse e lavora in un'agenzia turistica a Torino -. Molli usano il treno non solo per risparmiare, ma per non inquinare. E invece di favorirci veniamo penalizzati». Perché i posti auto ntorno alla stazione, già scarsi rispello al flusso, vengono rosicchiati un po' da tutti. «Prima hanno iniziato le Ferrovie trasformando in posteggi a pagamento una ventina di posti - dice Gola -. Ora ci si mette il Comune. Non è possibile che una stazione con circa 300 utenti non abbia un parcheggio adeguato. E come se non bastasse i vigili ci multano in continuazione». Quel disco orario suona quasi come una beffa per quanti usano il treno per andare al lavoro. «Tutte le mattine trovare un posto era già un calvario - ammette Gola -, ora sarà quasi impossibile». Ma il sindaco Giuseppe Accalai difende la sua scelta. «La situazione in quell' area era diventala ingestibile spiega -. Chi ci abita o ha un negozio non riesce mai a posteggiare durante il giorno. Mentre a 300 metri c'è un posteggio libero in piazza Vili Marzo: e sono solo 5 minuti a piedi. Così si evita di inquinare l'aria ai residenti girando in cerca di un posto». Insomma, una scella obbligala per non penalizzare chi vicino la stazione ci vive e lavora e non una guerra ai pendolari. «Noi siamo sensibili ai temi dell'ecologia e favoriamo chi usa il treno - afferma Accalai -, però non devono essere i miei concittadini a pagare». Anche il presidente del Coordinamento viaggiatori. Marco Conti, butta acqua sul fuoco. «In effetti, in quelle strade era il caos la mattina - racconta -. Capisco la scella del sindaco, e insieme stiamo istituendo un tavolo dove confrontarci e trovare delle risposte». Comunque la soluzione sta per arrivare. Nel piano di Movicentro sono previsti due parcheggi con circa cento posti l'uno. «Per il primo i lavon devono iniziare già quest'anno» precisa il sindaco. E forse nella calza della Befana largata 2004 i pendolari, invece del carbone del disco orario, troveranno il posteggio agognato.

Persone citate: Accalai, Giuseppe Accalai, Marco Conti, Rossella Gola

Luoghi citati: Alpignano, Torino, Villarbasse