Fa una rapina sconterà la pena per altri 12 colpi

Fa una rapina sconterà la pena per altri 12 colpi UN GIOVANE «IN PROVA» Fa una rapina sconterà la pena per altri 12 colpi Sfortunato ma anche incosciente. Giacomo Barone, 19 anni e il suo amico e coetaneo Graziano Maccioni, non posso dire di avere la dea bandata dalla loro parte. Avevano deciso di fare un colpo in un supermercato e per non farsi riconoscere avevano infilalo in testa due caschi da motociclisti «recuperati» su una Peugeot. Non potevano sapere che la polizia slava controllando quella vettura che era servila per delle rapine. E cosi, quando i due amici hanno preso i due caschi sono stati individuali 0 seguili. E quando il primo giugno scorso sono entrati in un supermercato di piazza Derna, si sono trovati all'improvviso la polizia alle spalle. Decisamente sfortunali. Ieri por quel tentativo di rapina Giacomo Barone ha avuto due anni e due mesi di carcere e 800 euro di multa. Ma i suoi guai sono ben altri. Barone è una vecchia conoscenza della polizia. Alle spalle ha una lunga serie di rapine, di colpi messi a segno quando era minorenne. Ne ha collezionato ben 12, ma la minore età lo aveva salvalo dai guai grossi. I suoi avvocati Francesco Bosco ed Elena Quagliolli erano riusciti a convincere i giudici dei minori che il loro assistito poteva tornare a rigar dritto, che Barone aveva ottime possibilità di reinserirsi e tornare a vivere come un qualsiasi bravo ragazzo della sua età. E il tribunale gli aveva dato questa chance, aveva credulo alla sua voglia di cambiare vita, di voltare pagina. Era stato «messo alla prova», vale a dire che se si fosse comportato bene, se non fosse ricaduto nei vecchi errori la giustizia era disposta a chiudere un occhio e a cancellare le vecchie pendenze. Giacomo Barone ha perso la scommessa. Quel primo giugno, nel supermercato, aveva una pistola, risultata poi finta e con quella ha minacciato una commessa. La ragazza gli ha spiegalo che la cassa non si apriva, che dovevano aspettare. Lui si è arrabbiato, ha minacciato. Poi ha arraffato i soldi. Ma dietro di lui si sono materializzali all'improvviso l'ispellors Alessandro Paderas, e il sovrintendente Franco Cerqua. Erano sulle tracce, assieme ad un terzo ispettore, della banda di rapinatori che usava la Peugeot, e si ritrovavano davanti i due ragazzi. Maccioni, assistito dall'avvocato Salvo Lo Greco, ha patteggiato. A Baroni è andata peggio. Gli è slata revocata la «messa alla prova» e per le rapine commesse quando era minorenne ha avuto sei anni e 8 mesi di carcere.

Persone citate: Alessandro Paderas, Francesco Bosco, Franco Cerqua, Giacomo Barone, Graziano Maccioni, Maccioni, Salvo Lo Greco