Londra, la ricina nell'arsenale del bioterrorismo

Londra, la ricina nell'arsenale del bioterrorismo LA SCOPERTA DOPO IL FERMO DI SEI PERSONE: SCOTLAND YARD FA APPELLO ALLA VIGILANZA Londra, la ricina nell'arsenale del bioterrorismo Tracce della tossina mortale fra i materiali sequestrati a un nordafricano LONDRA Da ieri la capitale britannica vive nella paura di un possibile attacco bioterroristico. Tracce di ricina, una tossina letale, sono state trovate fra le attrezzature e i materiali sequestrati dalla polizia nell' abitazione di un nordafricano a Wood Green, un quartiere a Nord della metropoli. La notizia, arrivata mentre alla Camera dei Comuni il ministro della Difesa Geoff Hoon annunciava la mobilitazione di migliaia di riservisti in vista di un possibile conflitto con l'Iraq, ha provocato allarme fra i milioni di londinesi che tutti i giorni usano la metropolitana, un enorme reticolo di linee affollato a ogni ora del giorno, dove un attacco biochimico avrebbe un effetto devastante. La notizia, diffusa da un comunicato congiunto di Scotland Yard e dell'Ufficio d'igiene, parte dal fermo di sei uomini e di una donna in varie abitazioni nel Nord e nell'Est di Londra. I sei uomini - tutti nordafricani fra i 20 e i 30 anni - sono tuttora sotto interrogatorio, mentre la donna è stata quasi subito rilasciata. Nel mini appartamento occupato da uno dei fermati è stato sequestrato materiale che è stato analizzato nei laboratori di ricerca militare di Porton Down. E, si legge nella nota: «una piccola quantità del materiale sequestrato a Wood Green è risultata positiva alla presenza di ricina, una sostanza tossica che può essere letale se ingerita o inalata». Il personale sanitario pubblico è stato allertato aerché riferisca i sintomi colegabili alla ricina - febbre alta, diarrea, mal di stomaco e vomito - ma per il resto il più totale riserbo circonda gli sviluppi dell'operazione, condotta congiuntamente dalla squadra antiterrorismo di Scotland Yard, dalla polizia metropolitana e dai servizi segreti. Non sono stati resi noti nemmeno i nomi e i Paesi di provenienza dei fermati. L'allarme bioterrorismo non è una novità: da tempo le autorità avvertono che Londra, in particolare, e la Gran Bretagna in generale, sono a rischio di attacchi terroristici e invitano la popolazione a essere vigilante. «Abbiamo già ricordato come Londra e tutto il resto del Regno Unito continuino a essere obiettivi di minacce terroristiche di un certo numero di gruppi», avverte Scotland Yard nel suo comunicato. «Il nostro messaggio è ancora: allerta, non allarme. Vogliamo ribadire i nostri appelli al pubblico perché sia vigile, cosciente e riferisca tutto ciò che ritiene sospetto alla polizia». Una vigilanza che dura fin da quando è cominciata l'emergenza terrorismo, dopo l'il settembre. Da allora gli allarmi in questo senso si sono susseguiti ma si trattava sempre di segnalazioni generiche; ora, per la prima volta, si ha notizia del ritrovamento di materiali tossici. Le tracce di ricina trovate nel materiale sequestrato al nordafricano, inoltre, lasciano aperte tutte le ipotesi riguardo all'uso e alla destinazione del resto della sostanza. Gli inquirenti non escludono che un gruppo terroristico nasconda da qualche parte in città quantità di questo terribile veleno e sia pronto a usarlo anche se un portavoce del premier, parlando ai giornalisti ha assicurato: «Non abbiamo informazioni su alcuna minaccia diretta, nemmeno alla metropolitana». Spunta poi, inquietante, il collegamento con Al Qaeda. Dopo la caduta dei taleban in una casa di Kabul un cronista del «Times» aveva trovato, insieme a materiale di propaganda della rete di Bin Laden, ampolle e siringhe e un foglio con le istruzioni su come uccidere con la ricina. Inoltre, ad agosto, esperti americani rivelarono che il gruppo estremista islamico Ansar aiIslam, collegato ad Al Qaeda, aveva condotto dei test con ricina e altri agenti chimici e biologici nel Nord dell'Iraq, nel territorio controllato dai curdi. Sulla minaccia del terrorismo e sulla nuova minaccia di un possibile attacco condotto con armi chimiche è intervenuto infine il primo ministro Tony Blair: «Questo pericolo è presente e reale, ci riguarda e il suo potenziale è immenso», ha detto, aggiungendo che questi nuovi arresti sottolineano come la minaccia sia assolutamente concreta, [e. st.l La metropolitana di Londra trasporta ogni giorno milioni di passeggeri. Contro di loro erano probabilmente rivolte le attenzioni dei terroristi armati di ricina, potentissimo veleno

Persone citate: Bin Laden, Geoff Hoon, Tony Blair, Wood Green