Cimminelli come un ultra: mai sofferto così tanto di Bruno Bernardi

Cimminelli come un ultra: mai sofferto così tanto LO SPAREGGIO-SALVEZZA VISSUTO IN TRIBUNA NEL PALCO NUMERO 9 A FIANCO DEL PATRON DEL TORINO Cimminelli come un ultra: mai sofferto così tanto Freme, batte i pugni, applaude Ferrante, poi vede Cuper e parla di Dalmat retroscena Bruno Bernardi TORINO IL giorno più lungo per Francesco Cimminelli è finito alle 16,47 di ieri, lunedì 6 gennaio 2003. Una Befana avara, con un solo punto nella calza e tanta sofferenza dopo la battaglia sulla neve con l'Atalanta. «Mai avrei immaginato di soffrire così per quel calcio che, sino a un paio di anni fa, m'interessava poco o niente, ma se il Toro continua a giocare con questa grinta, si salverà», dice il «patron». Ha ancora la sciarpa granata al collo, proprio come uno dei tifosi che, prima del via, l'hanno contestato esponendo in curva Maratona lo striscione con la richiesta perentoria di tirare fuori i soldi o di andarsene. «Manca un dettaglio, quello sui soldi già tirati fuori», aveva commentato il presidente Tilli Romero, rimasto sempre in piedi nel palco numero 9 riservato alla famiglia Cimminelli e ai suoi ospiti. Ieri, eravamo in mezzo a loro, accanto al patron, alla signora Franca e al figlio Simone, a Romero, al vicepresidente Umberto Rosa e a Giorgio Re. Cimminelli lo abbiamo sentito smoccolare, visto battere il pugno sulla poltroncina dopo il gol di Natali. «La rete l'ha segnata Fattori», ha osservato dopo aver controllato il replay dell' azione in tv. Era teso come una corda di violino. Ogni tanto beveva un sorso d'acqua minerale per spegnere l'arsura. E, in avvio di ripresa, alla pari di Romero, ha salutato con piacere l'ingresso in campo di Ferrante per Magallanes. Cimminelli alternava la visione diretta sul campo a quella di Telepiù. E, quando Tombolini ha fischiato il rigore per il fallo di Siviglia su Ferrante, sulla linea dell'area atalantina, ha lasciato il palco ppr scaramanzia. Non voleva vedere l'esecuzione di Mezzano, dopo i recenti errori di Lucarelli e Ferrante. All'urlo del pubblico ha capito che il pallone era finito in rete ed è tornato al suo posto, raggiante. Sognava, ad occhi aperti, la vittoria e il sorpasso sull'Atalanta, ma ha dovuto ancora arrabbiarsi per due palle-gol non sfruttate da Comotto e Sommese e per una grossa occasione concessa all'atalantino Rossini il cui tiro, debole e centrale, ha trovato Bucci ben piazzato. Era il 46', il primo dei due minuti di recupero concessi da Tombolini. Ancora un brivido, poi il fischio finale. Romero ha tirato un lungo sospiro: «Poteva anche andare peggio». Cimminelli, invece, è stato prodigo di complimenti verso i giocatori: «Non si sono risparmiati, anche se sono i punti che contano più che le grandi prestazioni. Ho apprezzato moltissimo Ferrante. Ha impegnato severamente Taibi e si è procurato il calcio di rigore. Mi fa piacere per lui e per la società». Un messaggio per Ulivieri. Partita intensa lassù nella tri- buna, e animata da continui arrivi. Dopo l'intervallo si sono aggiunti infatti l'allenatore dell' Inter Hector Cuper accompagnato dal direttore sportivo dei nerazzurri Giuliano Terraneo, portiere granata degli Anni Settanta. Cuper ha fatto sapere a Cimminelli che vuole tenersi Dalmat ed è disposto a lasciar partire verso Torino, in prestito, il turco Umit, che sta per rientrare da Istanbul. Umit è un estemo e toccherà a Ulivieri e Mazzola la decisione di prenderlo o meno. In ogni caso, prima di mollare la presa su Dalmat, Cimminelli vuole parlarne, tramite Mazzola, con Moratti: sarà l'ultimo tentativo per agganciare il talen- to francese. Ci sono altre trattative in piedi, con il Parma per Marchionni (ma la contropartita richiesta è Comotto, giudicato incedibile) e con la Lazio per Liverani e Manfredini, di cui Mazzola ha trattato ieri con l'uomo mercato dei biancocelesti Cinquini. Sicure le partenze di Scarchilli, probabilmente con destinazione Palermo, e di Osmanovski, che interessa a un club francese. Cimminelli si rende conto che ci vogliono rinforzi. La conferma l'ha avuta nella sfida-spareggio con l'Atalanta: «Meritiamo di vincere ma abbiamo limiti evidenti, troveremo le soluzioni giuste». Le critiche ai giocatori: «La rete dell'Atalanta l'ha segnata Fattori» Alla fine i complimenti: «Non si sono risparmiati anche se i punti contano più del gioco Se continua così questa squadra riuscirà senz'altro a salvarsi» Durante l'incontro si svolgono le trattative con il tecnico dell'Inter e il ds Terraneo (ex portiere granata) che offrono Umit E Mazzola chiede Liverani e Manfredini all'uomo-mercato della Lazio Cinquini Per Tilli Romero e Francesco Cimminelli ieri al Delle Alpi la Befana non ha portato doni ma soltanto carbone

Luoghi citati: Istanbul, Lazio, Mezzano, Palermo, Siviglia, Torino