Cuccarini: varietà da cambiare

Cuccarini: varietà da cambiare LA BIONDA 8. LA BRUNA Cuccarini: varietà da cambiare «Uno show non concepito per me» Entusiasta e commossa la Cortellesi ROMA Qualche rimpianto, un'insoddisfazione dichiarata senza peli sulla lingua, la sensazione che il programma non abbia contribuito in maniera considerevole ad arricchire la sua figura professionale: per la dolce Cuccarini l'esperienza di «Uno di noi» non si è chiusa, come si dice, in bellezza. Anzi: «E' vero - ha detto prima della maratona finale - ho detto che il programma non mi ha raccontata semplicemente perchè è la verità, nel senso che non ha toccato alcune mie corde che forse potevano venir fuori. D'altra parte "Uno di noi" non è stata una trasmissione concepita su di me, il mio è sempre stato un ruolo subordinato, ma tant'è: ho 37 anni, sono felicissima di essere tornata alla Rai dopo 14 anni e di aver avuto la possibilità di conoscere tante persone con cui ho stabilito rapporti piacevoli». Le riflessioni della ballerina scoperta da Pippo Baudo non hanno riguardato solo il suo ruolo, ma l'intera concezione del programma: «Ho pensato agli spettacoli del passato abbinati alla latteria, ho fatto una considerazione pacata, serena, e cioè che allora la gara era parte integrante dello show». E non, fa capire, una specie di pesante protesi da dover trascinare nell'ambito di un programma basato su altro: «In questo momento quelli che vanno forte sono i reality-show e il varietà, forse, ha bisogno di formule diverse, magari di non puntare tutto sugli ospiti e sul cast che, inevitabilmente, finiscono per diventare ripetitivi». Soddisfatta della collaborazione con il coreografo Tomassini, Cuccarini avrà comunque modo di consolarsi presto visto che l'attende un progetto di fiction in cinque puntate per Raiuno: titolo ((Amiche», regia Paolo Poeti, inizio riprese febbraio, messa in onda nel prossimo autun1 no, probabile partner Claudia Koll.^ «Con Lorella - sottolinea il direttore Del Noce - abbiamo già iniziato a parlare del futuro, non credo proprio che intenda passare da qualche altra parte». Alle recriminazioni della partner di Morandi fa eco la soddisfazione a tutto tondo di Paola Cortellesi che si dichiara letteralmente «onorata» di aver preso parte a «Uno di noi»: «Ho lavorato con un gruppo di autori straordinari, in un "signor" varietà del sabato sera che, nonostante quello che la stampa ha un po' ingiustamente sostenuto, ha tenuto testa al confronto con un programma di Canale 5 dal taglio completamente diverso. Se vogliamo fare paragoni facciamoli con i vecchi varietà: insomma, bisogna dire che qui non ci sono state lacrime, né tv del dolore; c'è stato, invece, uno show costruito sui talenti di quelli che vi partecipavano». E dire che il passato televisivo di Cortellesi non ha mai avuto nulla a che vedere con le atmosfere del varietà del sabato sera: «Certo, vengo da una tv di nicchia dove, magari, si ha più possibilità di giocare, per esempio, su temi politici, ma è un'altra cosa. Dal momento in cui ho accettato di fare "Uno di noi" sapevo benissimo che bisognava adattarsi a un pubblico diverso». Qualcuno, almeno nelle prime puntate, aveva avuto la sensazione che Cortellesi non venisse utilizzata al meglio: «Io non mi sono mai sentita fuori posto, sono soddisfatta di quello che ho fatto e, per questo, stasera ho i lucciconi come molti altri che hanno lavorato al programma. Non so se li hanno avuti tutti, ma io sicuramente si». [f. ci

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