«Bush è brusco e i suoi collaboratori poco intelligenti»

«Bush è brusco e i suoi collaboratori poco intelligenti» «Bush è brusco e i suoi collaboratori poco intelligenti» Il Presidente preoccupato per il libro dell'uomo che gli scriveva i discorsi e inventò r«Asse del Male» WASHINGTON La Casa Bianca è in allarme per il libro - e le interviste televisive d'accompagnamento - scritto a tempo di primato da uno dei più stretti collaboratori del presidente Bush. Teme infatti che David Frum, balzato agli onori della cronaca per avere scritto alcuni fra i più importanti discorsi del Presidente, e in particolare per avere ideato l'espressione «Asse del Male» con cui Bush ha etichettato «Paesi canaglia» quali l'Iraq di Saddam e la Corea del Nord, riveli nel suo libro particolari scabrosi o perlomeno scomodi sulla «prima famiglia» americana. Le anticipazioni fanno supporre che tali timori non siano del tutto infondati: Frum non esita infatti a definire il Presicjpnte «brusco» nei modi e i suoi collaboratori poco intelligenti («Nel suo entou¬ rage c'è carenza di cervelli fini»). Non è tutto: temono che stamane, quando darà la sua prima intervista al programma «Today» toccando i temi più caldi del momento, Frum possa esprimere giudizi suoi facendoli passare per quelli di Bush. «Intende parlare di Corea del Nord e Iraq? Dovrebbe piuttosto lasciare che sia il presidente a esprimersi su quei temi così delicati», ha commentato stizzita una fonte vicina alla Casa Bianca. Non si è mai saputo con esattezza per quale motivo David Frum abbia lasciato il suo incarico e forse è proprio il timore di qualche piccante rivelazione a innervosire chi s'incarica oggi di proteggere l'immagine di Bush. Ma tant'è: la Random House, casa editrice che ha Frum sotto contratto, ha già stampato 125 mila copie del libro, che s'intitola «L'uomo giusto: la sorprendente presidenza di George W. Bush». Per l'autore è pronta una sene di conferenze e incontri in ogni angolo degli States, nei quali egli avrà modo di esprimere ogni suo parere - è il primo «ex» a poterlo o volerlo fare - sull'attuale inquilino al 1600 di Pennsylvania Avenue. A proposito della «carenza di cervelli fini» alla Casa Bianca, l'ex speechwriter del Presidente afferma per esempio che nell'Ufficio Ovale «raramente si è senti¬ to esprimere un pensiero originale o si è incontrato qualcuno che avesse conoscenze inconsuete». Per quanto riguarda il Presidente, poi, Frum non esita ad additarlo come «una vivida eccezione al codice di cortesia della Casa Bianca: è brusco, altro che dolce». E non inganni l'abitudine del Presidente di dare a tutti un grazioso nomignolo: è soltanto, spiega il libro, un metodo di cui Bush si serve per ricordare chi sia la persona in questione e che cosa faccia. Non è che uno dei molti commenti acidi che taluni si aspettano dal libro. Anche se, tutto sommato, Frum esprime anche giudizi positivi sul suo ex datore di lavoro. Di lui, infatti, ha scritto: «Non era forse l'uomo più indicato per quell'incarico. Ma per uno strano destino si è rivelato, fra tutte le cose più inaspettate, l'uomo giusto». [e. st.] David Frum è il primo «ex» a raccontare verità e pettegolezzi sull'attuale inquilino di Pennsylvania Avenue li presidente George Bush teme rivelazioni imbarazzanti ht f"". Jm HL • Kr^

Luoghi citati: Corea Del Nord, Iraq, Pennsylvania, Washington