Il Savona delude e Piro accusa

Il Savona delude e Piro accusa DOPO LA PARTITA CON IL GUBBIO (0-0) IL PRESIDENTE PROMETTE EPURAZIONI E CHIEDE Di PUNTARE SUI GIOVANI g* « Il Savona delude e Piro accusa Contestazione al Bacigalupo, Rossi nel mirino Ivo Pastorino SAVONA «Per ottenere risultati e prestazioni simili sono sufficienti i ragazzi, la linea verde. I cosiddetti campioni non servono». Bettino Piro ha assistito impietrito, quasi incredulo, allo 0-0 con il Gubbio. Era la classica partita da vincere a tutti i costi, per tenersi alla larga dalla zona che scotta. E invece l'ennesima delusione, peggio la partita più brutta di tutta la stagione. Il presidente si prepara alle epurazioni, dando però ancora fiducia a Tufano. Sarà lui, assieme alla società, a doversi assumere la responsabilità della svolta. I nervi a fior di pelle hanno giocato brutti scherzi e ora il Savona si trova con la difesa da inventare dopo l'espulsione di Di Gioia e la contestazione a Rossi da parte di una larga frangia del tifo organizzato che si è fermata nell'avanstadio sin verso le 18. Al termine dell'incontro Rossi ha rivolto un gestaccio al pubblico. E' stato in qualche modo «assediato» negli spogliatoi, sotto lo sguardo vigile della polizia, fino a quando c'è stato un chiarimento e comunque la stanchezza ha vinto tutti. Anche Nappi, lasciando lo stadio, ha avuto uno scambio di opinioni (pacifico) con un gruppo di tifosi. La squadra ha pasticciato oltre il lecito, non è mai riuscita a dar vita a una sola azione degna di questo nome, a due passaggi, diconsi due, di seguito. Tufano ha mandato in campo una formazione votata, se non altro sulla carta, a tenere in scacco il Gubbio, a rigustare il sapore della vittoria. Ha messo Nappi e Murgita di coppia al centro, con Lamberti sulla fascia sinistra e Peluffo a spingere dalla parte opposta, ogni volta che gli era possibile sganciarsi dai compiti di copertura. Il centrocampo lo ha affidato a Solari e Bracaloni, sostenuti da Barone, sinché il miglior uomo di fascia biancoblù è rimasto sul terreno di gioco. Una formazione tutto sommato scontata, considerati gli obiettivi dell'incontro e le assenze di Biffi, infortunato, e di Perrella febbricitante. Ma alla resa dei conti è stata una vera frana. E' stata sufficiente una mezz'ora per capire che il Savona stava pestando l'acqua nel mortaio. E' cominciato a farsi buio quando Barone al 40' è stato costretto a uscire dal campo per infortunio e ai biancoblù è venuto di colpo a mancare l'uomo capace di stordire l'avversario con repentini cambi di marcia. La prevedibilità e la lentezza sono le caratteristiche negative di questo Savona che, evidentemente, oltre ad avere gente fuori condizione deve fare anche i conti, in taluni casi, con i diritti dell'anagrafe che impietosamente fa affiorare i guasti del tempo in alcuni suoi elementi. Quando non si riesce più a controllare il pallone, a compiere uno scatto prolungato, quando s'incespica e si regalano occasioni d'oro all'avversario, quando il passaggio non parte mai nei lempi giusti, insomma quando il gioco latita e affiora il nervosismo la sterzata è necessaria e farà bene Piro a muoversi in fretta. Di tempo, è vero, ce n'è ancora, visto che il girone di ritorno e appena iniziato e che i biancoblù hanno anche una gara da recuperare (a Gualdo), tuttavia sarà opportuno che il Savona si prolegga bene alle spalle. Quando si finisce in mezzo al guado tra acque impetuose rimontare la corrente non è facile. Il nervosismo ha causato l'espulsione di Di Gioia, sino allora tra i più diligenti, pizzicato dall'arbitro a sgomitare contro un avversario e poi un gesto di slizza (un pallone calciato rabbiosamente verso la tribuna) da parte di Rossi che i tifosi hanno interpretato come un'offesa. E gli animi erano già caldi ancor prima di cominciare tant'è che era stato distribuito un volantino dai toni severi verso tecnico, giocatori e società a causa degli ultimi risultati negativi e uno striscione recitava «Onorate la maglia». Ma sino al novantesimo i tifosi hanno incitato la squadra, sperando nel miracolo, nei tre punti in zona Cesarini. Alla fine, inevitabile, l'amarezza e la protesta. La zona calda è a cinque punti, di passi falsi ne sono già stati fatti troppi. Sarà bene riconfermare fiducia solo a chi dimostra di meritarla. I prossimi impegni del Savona sono contro avversari di bassa classifica, i punti in palio in casi simili diventano di valore doppio. La serie C2 non va buttala alle ortiche. Savona: Ghizzardi; Bellocchi, Barone (40' Cipolli); Solari, Rossi, Di Gioia; Nappi, Bracaloni, Peluffo, Murgita (62' Girgenti), Lamberti (59' Giacchino). Gubbio: Fabbri; Rizzo, Mattioli (64' De Pascale); Lazzoni, Bruni, Giacometti; Bochù, Sandreani, Ramazzotti (78' D'Alterio), Orocini, Pamisson (81' Clementi). Arbitro: Rubino di Salerno. Note: espulsi Bruni al 75' e Di Gioia air84', ammoniti Solari, Nappi, Giacometti, Bochù e Lazzoni. Il difensore biancoblù Rossi vivacemente contestato dai tifosi a fine partita

Luoghi citati: Gualdo, Gubbio, Salerno, Savona, Solari