Novara, è sempre la stessa musica di Renato Ambiel
Novara, è sempre la stessa musica GLI AZZURRI SUPERANO IL PORDENONE PER 2-0 SISTEMANDO IL RISULTATO IN MEZZ'ORA E SI CONFERMANO IN TESTA ALLA CLASSIFICA Novara, è sempre la stessa musica Egbedi suggeritore manda in gol Colombini e Palombo Renato Ambiel NOVARA La prima partita del girone di ritomo, con il Pordenone, serviva a tastare il polso agli azzurri dominatori della stagione. Il successo per 2-0, con risultato confezionato nella mezz'ora iniziale e impreziosito da una serie di ghiotte occasioni e senza correre rischi, testimonia che la musica non è affatto cambiata. La superiorità degli azzurri è parsa così schiacciante che il risultato non rende giustizia al merito. Una squadra che, nella ripresa, in superiorità numerica, si permette addirittura il lusso di gestire il tum over con tre cambi senza modificare l'equilibrio tattico. Foschi deve gestire un gruppo numeroso e dimostra di saperlo fare nel migliore dei modi dosando le forze, accontentando un po' tutti e continuando a vincere, il che non guasta. In settimana si lavora e la domenica si vedono i frutti in campo. Con il Novara a ranghi completi, organizzato in ogni reparto, ben disposto al pressing e addirittura esuberante sotto l'aspetto fisico, non ce n'è davve- ro per nessuno. In avanti ritornano insieme Egbedi e Palombo. Il primo ha voglia di spaccare il mondo. Il secondo, oltre al gol, molto bello, delizia con giocate sempre ad effetto e di prima intenzione per non prendere botte. Un attacco ben supportato da un centrocampo dove Braiati e Bresciani (buona la sua prova) ci mettono i contenuti fisico atletici; Brizzi e Monza quelli dell'estro e della razionalità. Aggiungiamo due difensori esplosivi sulle fasce come Polenghi e Colombini che quando partono diventa difficile bloccarli. Poi Cioffi e Ciuffettelli abili a presidiare la zona centrale. Viene fuori l'immagine di una squadra difficile da attaccare e impossibile da contenere quando passa alla fase offensiva. Su questi presupposti si basa l'ottavo successo interno degli azzurri a'spese di un Pordenone apparso un pochino sotto tono, vulnerabile in difesa, pasticcione in mezzo al campo e reso innocuo in avanti. Egbedi semina lo scompiglio in una difesa statica e fallosa sfiorando il gol in un paio di occasioni prima di favorire la segnatura di Colombini. E' il 20' quando il difensore da sinistra mette in mezzo un pallone per il nigeriano che entra senza colpire la sfera ma disorientando il portiere. La palla rimbalza nell'area piccola e finisce in rete. Colombini può sfogare la sua gioia andando a cercare i parenti in tribuna. Poi dedicherà il gol a Paola, la madre della sua ragazza, scomparsa qualche tempo fa. Il raddoppio al 34' è opera di Palombo. Riceve un suggerimento di Egbedi in posizione centrale e, con la difesa ferma, può infilare in portiere in uscita. Gli ospiti si fanno vivi solo al 46' quando Baiana dalla distanza colpisce la traversa. Ma non ci credono più neppure loro e incominciano a picchiare. Ne fanno le spese prima il ds Borgo e poi Lizzani che sono espulsi per proteste.
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