«Contro l'Atalanta non è l'ultima spiaggia» di Roberto Condio

«Contro l'Atalanta non è l'ultima spiaggia» OGGI IL RECUPERO DEL MATCH RINVIATO UN MESE FA PER LA MORTE DEL MEDICO BERGAMASCO «Contro l'Atalanta non è l'ultima spiaggia» Ulivieri: è un Toro-Calimero ma vivo e ha il diritto di sperare fino in fondo Roberto Condio TORINO È di nuovo il giorno di Toro-Atalant.a, come un mese fa quando tre ore prima della partita morì il medico sociale bergamasco, Valter Polini, e il «Delle Alpi», doverosamente, restò vuoto. Da quell'B dicembre a oggi, almeno in classifica, nulla è cambiato per granata e nerazzurri che negli ultimi due turni del 2002 hanno racimolato un punto per ciascuno: erano e restano più che mai nei guai, la loro sfida era e resta un quasi spareggio per la salvezza. Guai, però, a parlare di ultima spiaggia a Ulivieri. Si arrabbia di brutto, il Renzaccio. «È una questione di rispetto per gli uomini che alleno, per gente che ha lavorato tanto e bene e che ha il dovere ma anche il diritto di lottare fino alle fine. Restano venti partite da giocare, quindi ci sono ancora sessanta punti a disposizione. Nelle nostre menti non può assolutamente entrare il pensiero subdolo che contro l'Atalanta sia la partita dell'ora o mai più, che da questo risultato dipendano i programmi futuri della società come ho sentito dire e ho letto da qualche parte: il Toro, questo Toro, nemmeno in caso di sconfitta contro i bergamaschi comincerà a pensare alla serie B». Ha la grinta dei giorni migliori, l'Ulivo. A questa squadra disperata si è affezionato subito. Dopo averle provate tutte è finalmente riuscito a renderla più equilibrata e piacevole a vedersi ma non ancora concreta, efficace. Adesso, alla vigilia delle tre partite che comunque rappresenteranno una svolta nella stagione granata (Atalanta, Empoli e Corno), tira fuori le unghie, carica la truppa sottolineandone le qualità non ancora espresse dalla grama classifica. «I risultati dicono che siamo come Calimero, piccoli e neri. Ma io leggo nelle nostre ultime prestazione che questo non è del tutto vero. Molto cose sono cambiate: a Piacenza, a Udine e in casa contro la Roma la partita l'abbiamo fatta noi, meritando più del poco che abbiamo raccolto. Diciamo che abbiamo maturato dei "bonus", dei crediti che speriamo presto di poter riscuotere. L'importante, ora, è continuare su questa strada: dare un seguito ai progressi, saper convivere con la disperazione coglien- done gli aspetti migliori». Operazione tutt'altro che facile, per il momento, visto che la realtà granata resta tristissima. Il Toro-Calimero è penultimo a 5 punti dalla zona-salvezza, ha il peggior attacco e la peggior difesa del campionato, non segna al «Delle Alpi» da 272' e ha perso tre partite di fila in casa, «exploit» che non gli riusciva dalla stagione 1955/1956, quando i ko consecutivi furono addirittura quattro. «Inutile girare attorno alla realtà - dice Ulivieri -. La storia di questa squadra è facile da raccontare: due anni tiratissimi, attaccati al gancio, la partenza anticipala in questa stagione per colpa dell'Intertoto e poi, con i primi risultati negativi, il cedimento. C'era il rischio che s'addormentasse. Ho provato a cambiarle pelle. Gioco, testa, rapporti umani: c'è stato anche qualche stridore, le mie scelte hanno naturalmente fatto degli scontenti, ma adesso questo è un Toro vivo». Purtroppo per Ulivieri, però, anche l'ultima Atalanta sembra ben viva, nonostante il magro bottino di punti, nonostante il ruolmo di marcia estemo stagionale riferisca di tre soli gol segnati e di un misero pareggino (1-1 a Reggio Calabria) in sei esibizioni. «I nerazzurri arrivano da due buone prestazioni contro Inter ed Empoli - assicura il tecnico granata -. Sono in buona salute e per di più recuperalo Sala e Rossini, due pedine molto importanti che un mese fa, infortunati, non avrebbe potuto utilizzare contro di noi. Vedo una sfida carica di tensione, come si conviene fra disperate, ma giocata. Perché è solo battendo la strada del gioco che noi e loro possiamo uscire fuori da guai». Ultimi consigli di Ulivieri a Comotto: il granata, oggi al rientro, prenderà in consegna Doni D+ ORE 15 Torino (4-3-2-11 BUCCI Atalanta [4-4-2] TAIBI 6 COMOnO F0GLI0 94 5 DELLICARRI SALA 5 35 FATTORI CARRERA 20 30 MEZZAN0 ZAURI 8 51 DEASCENTIS ZEN0NI D. 77 15 VERGA550W DAB0 6 31 CASTELLINI BERRETTA 7 17 S0MMESE D0NI 27 21 MAGALLANES ROSSINI 9 9 LUCARELLI COMANDINI 70 Arbitro: TOMBOLINI 16 S0RRENTIN0 CAL0ER0NI 31 4 BA12ARETTI SIVIGUA 22 18 LOPEZ NATALI 15 3 FREZZA BELLINI 30 28 CONTICCHIO PINARD! 10 11 0SMAN0VSKI GAUTIER1 19 10 FERRANTE BIANCHI 32 All.: ULIVIERI All.: VAVASS0RI

Luoghi citati: Empoli, Piacenza, Reggio Calabria, Torino, Udine