Fra Toro e Atalanta si gioca sul baratro

Fra Toro e Atalanta si gioca sul baratro OGGI AL DELLE ALPI (ORE 15) IL MATCH RINVIATO UN MESE FA Fra Toro e Atalanta si gioca sul baratro Di fronte due squadre sopravvalutate un anno fa e ora disperate L'ultima chance di Ulivieri: sette punti nelle prossime tre partite Lucarelli l'arma dei granata, Vavassori spera di ritrovare Doni-gol Marco Ansaldo TORINO L'8 dicembre la morte di Valter Polini, il medico dell'Atalanta, impose il rinvio della partita del Torino contro i bergamaschi. Le tragedie vere sono queste, e lo dimentichiamo troppo spesso avvicinandoci al match che si recupera oggi pomeriggio al Delle Alpi come a un vegha funebre in cui bisogna soltanto individuare il cadavere, con un misto di sfiducia e di rabbia. C'è in ballo la retrocessione, quasi matematica per chi perde, mentre chi vince non potrà sentirsene fuori, ma queste sociejtà si sono abbastanza allenate a salire e scendere tra A e B nell'ultimo decennio che non si comprende il catastrofismo definitivo, tragico, di chi vede in una retrocessione l'azzeramento di tutto. Certo, è megho evitarla. Toro e Atalanta ci provano, con le loro contraddizioni. Chi le ha seguite nell'ultimo mese si stupisce di trovarle in fondo. Giocano meglio delle loro rivali e magari di qualche «grande». Il Toro dopo la batosta del derby ha sballato soltanto la partita contro il Parma, che è una squadra strana, non sai mai come prenderla: a Piacenza, a Udine e con la Roma i granata hanno giocato invece megho delle avversarie e hanno preso appena un punto sprecando almeno un paio di occasioni a partita e persino un rigore. L'Atalanta ha tenuto in scacco l'Inter a San Siro (ma non è un'impresa originale) e si è trovata in vantaggio di due gol contro l'Empoli; ha perso di misura a Milano, s'è fatta rimontare dai toscani. C'è aria di riscatto nel gioco, la piattezza di sempre sta nei risultati. Ha ragione Vavassori. L'anno scorso molte partite giravano nel verso giusto e adesso l'Atalanta è impallinata al primo errore. Accadde anche al Toro di vincere partite decisive come a Brescia, e alla fine ci si chiedeva come fosse successo. Sono nati da lì gh errori di sopravvalutazione. Ci sono caduti in tanti, compreso il sottoscritto. Ma è più grave che si sia sbagliato chi è pagato per studiare, analizzare, decidere e rimediare. L'illusione dei CimnpdneUi e dei Romero, l'immobilismo di Ivan Ruggerì che decise di non comprare dei rincalzi utili perché non riusciva a vendere Doni, Zauri, Zenoni in un mercato che aveva smesso di dro¬ garsi. Squadre che vincono non si toccano. Balle. Nessuno considerò che i 45 punti dell'Atalanta e i 43 del Toro (cui i bergamaschi cedettero il posto nell'Intertoto) erano ben oltre le loro qualità. Sono bastati alcuni intoppi, qualche infortunio di troppo. Doni che non segna più, l'astinenza di Ferrante e Lucarelli, difensori che vanno in tilt sulla prima palla alta o dimenticano dove stanno. E' bastato a inoculare la sfiducia. Toro e Atalanta non valgono oggi i 7 e i 9 punti che hanno, come non valevano i troppi dell'anno scorso, ma è inutile dirselo. Lo dimostrino i risultati. Vavassori l'abbiamo visto più sereno, confortato dalle ultime prove. La squadra è buona, ha complessivamente più qualità del Toro: le manca però im uomo-gol di ruolo e Rossini ha passato in infermeria due degli ultimi cinque anni. Ulivieri è più inquieto ma fa parte del suo carattere, in vent'anni non l'abbiamo mai visto rilassato. Contesta chi parla di ultima spiaggia eppure sa bene che lo è; se il Toro non prende 7 punti nel trittico Atalanta, Empoli (sabato prossimo) e Como, la salvezza è un'utopia anche se dicono che quest'anno la quota per raggiungerla si abbasserà. Non ci fideremmo del pronostico, non s'è mai vista una squadra che dopo un girone d'andata fallimentare, con meno di 15 punti, innesti 0 turbo. E poi il turbo del Torino dov'è? La scelta di mandare Galante tra gh arabi e tenere Ferrante in panchina procura malumori, attorno alla squadra più che al suo intemo. I fucih sono puntati ma la scelta di Ulivieri è l'unica possibile; deve sperare che lo salvi un gruppo in cui nessuno giochi per sé. Dicono che la prestazione con la Roma abbia instillato nei granata la fiducia che adesso possono giocare con chiunque senza che sembri un'amichevole tra squadre di categoria diversa. Anche per questo il modulo rimane lo stesso, sebbene la risalita del Toro non possa essere una questione di schemi ma di rilancio nel morale, che ammorbidirebbe qualche piede marmoreo, Certo, la sensazione che Cimminelli stia alla finestra e non abbia comprato nessuno perché vuole vedere se esiste una possibilità di salvezza oppure convenga rassegnarsi, non aiuta. Mai come oggi Ulivo e la squadra ci sembrano soli. Recupero \ Torino - Atalanta j ore 20301 Brescia - Lazio j MBBb nglS^I Bologna-Mllan ) | Como - Atalanta J 3} Juventus - Reggina; | Piacenza - Parma J iH Roma-Chiavo J Il Udinese - Perugia j ote203Ó| Inter-Modena j I granata Magallanes, nonostante l'infiammazione al polpaccio sinistro, sarà in campo contro l'Atalanta